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di Raffaele Piccolo

I NOTAI  DI  BELCASTRO

 

All’innalzamento di un seggio vescovile seguiva la costituzione di uno studio notarile, retto da un notaio apostolico di nomina vescovile. Nei centri di una certa importanza, qual era Belcastro nel periodo medievale, vi era anche il notaio regio, la cui nomina proveniva dalla Cancelleria regia.

Belcastro, quindi, il cui seggio vescovile fu istituito sin dalla seconda metà del secolo IX, fu anche sede di notariato; dapprima apostolico apostolico, e poi anche regio.

Purtroppo non abbiamo nomi di notai che operarono prima dell’anno Mille, ma dobbiamo attendere il 1112; anno in cui il notaio di origini bizantine Macronio[1], il 24 maggio, compare come redattore del Capitolo diocesano di Belcastro. Per conoscere il secondo nome del notaio belcastrese bisogna attendere un altro secolo, cioè il 1215. Dopo quest’ultima data, i nomi dei notai belcastresi si susseguono con una certa frequenza, fino a giungere al 1880, anno in cui lo studio notarile di Belcastro venne chiuso definitivamente.

Riportiamo, qui di seguito, l’elenco dei notai da noi riscontrati e il signum di alcuni di loro.

 

 

ELENCO DEI NOTAI DI BELCASTRO

 

nome e cognome

anni

categ.

documenti 

Macronio Locrezio

1112

Regio

Fu il rogatore della fondazione del Capitolo diocesano.

Andrea Cuchia

1215

Apostolico

Nel marzo di quell’anno rogò una chartula venditionis[2].

Filippo Silvano

1220

Regio

Rogò l’acquisto di Botricello a Landolfo d'Aquino[3].

Orazio

1226

Apostolico

Citato nelle Pergamene conservate nell’Archivio Arcivescovile di Santa Severina.

Adamo

1230

Regio

È citato in un documento pubblicato da A. Pratesi[4]

Teodoro

1230

Apostolico

È citato in un documento pubblicato da A. Pratesi[5]

Giovanni

1235

Regio 

È citato in un documento pubblicato da A. Pratesi[6]

Adenolfo Piro

1276

Regio

È citato nei Registri Angioini.

Geronimo Cavallo

1334

Apostolico

Il 18 ottobre 1334 rogò l’atto con il quale si dichiarava s. Tommaso protettore e patrono di Belcastro.

Luigi Castellana

1401

Regio

Estrasse la particola dell’acquisto di Botricello da parte di Landolfo d'Aquino[7].

Andrea de Dinolfo

1425

Apostolico

Nel 1425 trascrisse il documento del notaio Cavallo[8].

Simone

1544

Apostolico

Monaco razionale

Federico Floruto

1549

Regio

I registri sono conservati nell’Archivio di Stato di Catanzaro.

Giovanni Venuto

1559

Regio

È citato in Settecento calabrese[9].

Giovan Lorenzo Melaria

1568

Regio

È citato in Settecento calabrese.

Luc’Antonio Brancati

1574

Regio

È citato in Settecento calabrese.

Domenico Nicoletta

1589

Regio

I registri sono conservati nell’Archivio di Stato di Catanzaro

Niccolò Frassivento

1587

Regio

È citato in Settecento calabrese.

Giovan Matteo Tacina

1592

1620

Regio ed Apostolico

È citato nelle relazioni vescovili del tempo

Cito Muzio

1595

Regio

È citato in Settecento calabrese.

Tommaso Tacina

1595

Regio ed Apostolico

Esistono presso l’Archivio Segreto Vaticano alcune sue autenticazioni, riguardo le relazioni vescovili di Belcastro del 17 febbraio 1595, del  22 e 25 novembre 1603.

Giovanni Orso

1597

Apostolico

Nel 1597 trascrisse il  libro dei battezzati del 1226, e l’attestato del vescovo Alessandro Papatodaro sul battesimo di s. Tommaso (AASS).

Antonio Rotella

1620

1624

Regio

I registri sono conservati nell’Archivio di Stato di Catanzaro

Lelio Mastricio

1624

Regio

Citato nei registri del notaio Jacopo Castellana

Francesco Gabrieli

1624

Apostolico

È citato nelle relazioni vescovile del tempo

Francesco Mazzacarro

1631

1667

Regio

Citato nei registri del notaio Francesco Mazzacarro

Tommaso Lo Flerio

1533

Apostolico

Il 5 aprile 1533 tradusse dal greco in latino l’atto della costituzione del Capitolo diocesano, rogato dal notaio Macronio[10].

Andrea Marcuccia

1634

Apostolico

È citato nelle relazioni vescovili del tempo.

Jacopo Castellana

1637

Apostolico

Attestò la prima apparizione della stella del 7 marzo 1637 sul castello[11].

Giovanni Fiorino

1645

Apostolico

È citato nei registri di Antonio Mazzacarro

Giuseppe Gualtieri

1653

Regio

Citato dai registri di Antonio Mazzacarro

Giovan Tommaso Salviati

1653

1669

Regio

Citato dai registri di Antonio Mazzacarro

Antonio Mazzaccaro

1670

1673

Regio

I registri sono conservati nell’Archivio di Stato di Catanzaro

Giovanni Fiorino

1680

Regio

I registri sono conservati nell’Archivio di Stato di Catanzaro

Antonio de Paola

1691

1706

Regio

I registri sono conservati nell’Archivio di Stato di Catanzaro

Antonio Castellana

1694

1708

Regio

I registri sono conservati nell’Archivio di Stato di Catanzaro

Marco Verrina

1696

1704

Apostolico

I registri sono conservati nell’Archivio di Stato di Catanzaro

Michelangelo Rotella

1696

1724

Regio

I registri sono conservati nell’Archivio di Stato di Catanzaro

Giovanni Cavarretta

1731

1735

Regio

I registri sono conservati nell’Archivio di Stato di Catanzaro

Francesco Riccelli

1741

1761

Regio

I registri sono conservati nell’Archivio di Stato di Catanzaro

Didaco Verrina

1757

Apostolico

Attestò la seconda apparizione della stella del 7 marzo 1757[12].

Domenico Contestabile

1765

Apostolico

Nel 1756 attestò il ritrovamento di alcuni documenti: copia attestato vescovo papatodaro, copia documento notaio verrina, copia documento Urso della richiesta del Capitolo al vescovo per il rilascio della fede di battesimo di s. tommaso[13].

Vincenzo Nicoletta

1767

1808

Regio

Citato nei registri di Nicola Tallarico

Ignoto

1808

Regio

È citato nelle relazioni vescovili del tempo

Vincenzo Falese

1841

1867

Regio e Apostolico

I registri sono conservati nell’Archivio di Stato di Catanzaro

Nicola Tallarico

1827

1880

Regio

I registri sono conservati nell’Archivio di Stato di Catanzaro

 

IL  SIGNUM  NOTARILE

I notai, a chiusura dei loro atti e come segno di identificazione, generalmente facevano seguire al loro nome la formula “con la mia mano e [il mio] segno scrissi e sottoscrissi perchè richiesto e col segno segnai col mio solito segno e in fede” con il segno finale.

Quelli che noi siamo riusciti a reperire sono qui riprodotti:

 

     
     
     

FRONTESPIZIO DEL REGISTRO DEL NOTAIO MICHELANGELO ROTELLA

GENNAIO-DICEMBRE 1703

In questo registro, al folio 40, è contenuto l’atto di fondazione della Cerva che, però, è mutilo.

L’Invocatio del registro del notaio Rotella, sopra riportato

 

[1] Archivio Arcivescovile di Santa Severina (AASS), Cartella su S. Tommaso, Pergamena del Capitolo diocesano: “Io Macronio Locrezio notaio [e] sacerdote di nazione greco, dimorante con casa e famiglia nella via chiamata Grecìa, propriamente vicino la chiesa di Santa Maria greca della mia religione”.

[2] A. Pratesi, Carte latine di abbazie calabresi provenienti dall’archivio Aldobrandini, Città del Vaticano 1958, Chartula venditionis, marzo 1215.

[3]  G. Valente, I d'Aquino e la vendita del feudo di Botricello, in “Brutium”, 1953, n. 9-10.

[4] A. Pratesi, Carte latine …, cit., Scriptum concordiae, 29 maggio 1230.

[5] Idem.

[6] A. Pratesi, Carte latine …, cit., Scriptum oblationis et traditionis proaAnima, 6 luglio 1235.

[7] G. Valente, I d'Aquino e la vendita …, cit.

[8] AASS, Cartella su S. Tommaso, Atto del notaio Gerolamo Cavallo.

[9] F. VON LOBSTEIN, Settecento calabrese ed altri scritti, Napoli 1973.

[10] AASS, Cartella su S. Tommaso, pergamena Petizione per il Capitolo diocesano.

[11] Idem, Atto del notaio Jacopo Castellana.

[12] Idem, Atto del notaio Didaco Verrina.

[13] Idem, Atti del notaio Domenico Contestabile.

10 dicembre 2003

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