BELCASTRO … AI BELCASTRESI !
Finalmente,
dopo anni e anni, durante i quali nel periodo estivo Belcastro si svuotava dei
suoi (pochi) abitanti che preferivano trascorrere l’estate al mare ed il paese
sembrava sprofondato in una squallida e tombale solitudine, quest’estate si è
rivisto Belcastro dei tempi … che furono: mi riferisco agli anni ’60-’70 quando
le serate estive erano animate dalla presenza dei suoi residenti ed emigrati che
riempivano le piazze e le vie ed era tutto un pulsare di discorsi, dialoghi,
giovialità e cordialità fra tutti i belcastresi fino a tarda ora.
Finalmente, quindi, i belcastresi si sono
riappropriati del loro paese e lo hanno fatto anche con piacere e gusto.
Ciò è stato molto bello perché, dopo anni di
divisioni e sospetti, questa estate il paese ha ricominciato a vivere, ad
animare le piazze e le vie, ad assaporare e gustare, insomma, la “belcastresità”
dimenticata.
Di tutto ciò va senz’altro dato merito, oltre alla
spontaneità dei cittadini che hanno sentito il bisogno di ritrovarsi e godersi
il proprio paese, all’attuale Amministrazione comunale che, avendo saputo
ben organizzare un “Agosto belcastrese” diverso da tutti gli altri, hanno saputo
anche muovere i passi giusti verso l’attuazione di quel programma
politico-amministrativo che si è prefisso di raggiungere: la rinascita di
Belcastro - che senz’altro merita - attraverso i suoi cittadini e la
valorizzazione turistico-artistica delle sue potenzialità architettoniche e
folkloriche.
Ovviamente le manifestazioni svoltesi quest’estate
a Belcastro sono stati i primi piccoli passi di un programma di sviluppo che
richiederà tempo e impegno, ma se il buongiorno si vede dal mattino, bisogna
convenire che la strada imboccata è proprio quella giusta.
Il minimo che si possa fare è di congratularsi con
questa Amministrazione ed augurarle buon proseguimento sempre migliore.
Un altro riconoscimento, però, va dato anche a
Carmine Stanizzi che, attraverso il suo sito internet, ha saputo coagulare i
giovani belcastresi residenti e non: il continuo scambio di messaggi, oltre a
tenere vivo l’attaccamento a Belcastro, ha certamente invogliato i giovani non
residenti a tornare in massa al proprio paese di origine anziché trascorrere le
vacanze in altri luoghi. Del resto le cifre parlano chiaro: quest’estate la
presenza dei giovani a Belcastro è stata di gran lunga superiore alla media
degli altri anni. Perciò, anche Carmine Stanizzi ha reso un gran servizio
- per giunta gratis - al proprio paese e, quindi, un meritato grazie deve
andare anche a lui.
Proprio per questo, concordo con Carmine su quanto
da lui evidenziato (sommessamente) per la mancata segnalazione del suo sito sul
dépliant dell’«Agosto belcastrese».
Certamente è stata una dimenticanza, perché
l’Amministrazione comunale è più che cosciente del lavoro quotidiano svolto da
Carmine che, come ho detto, oltre ad avere un suo grande valore sociale,
richiede anche tempo e danaro. Ma il merito di Carmine non è solo quello di
tenere in contatto i ragazzi di Belcastro con quelli non residenti e, quindi,
tenerne saldo il legame, ma è anche importante dal punto di vista turistico e
culturale: il suo lavoro fa conoscere al mondo l’esistenza di Belcastro stesso
(che non è indicato neanche sulle carte geografiche per il disinteresse
delle passate amministrazioni; mentre, guarda caso e lungi dal voler significare
senso di scarsa considerazione, figura Marcedusa).
Belcastro, oltre ad essere il nome del paese, è
anche un cognome molto diffuso, non solo in Calabria ed in molte parti d’Italia
(dalla Val d’Aosta alla Sicilia), ma anche all’estero (Francia, Austria, Canada,
Stati Uniti, Argentina, ecc.): basta navigare su Internet per rendersene conto.
Esistono, perciò, centinaia, se non migliaia, di persone che portano questo
cognome e moltissime di esse sono attratte dalla curiosità di conoscere
l’origine o il significato del proprio cognome, specialmente quelle residenti
Oltreoceano, come del resto dimostrano i dati. La loro ricerca su Internet li
porta a conoscere anche il sito di Carmine e, quindi, a venire a conoscenza
dell’esistenza di Belcastro-paese e della sua storia: molte persone con questo
cognome hanno scritto a Carmine per conoscere la storia del paese o per
chiedergli altre informazioni e, fra questi, perfino un Belcastro che lavora
alla NASA.
Ma Carmine ha reso un servizio ancora più
importante ai belcastresi: ha fatto loro conoscere, seppure a sommi capi, la
storia di Belcastro che forse nessuno avrebbe conosciuto e ha dato, perciò, un
“volto storico” al paese, unico nella zona ad esserne privo. Quindi a Carmine
bisogna esserne grati di tutto ciò.
Certamente non è la fine del mondo la mancata
segnalazione del sito ma, come dice il proverbio, anche l’occhio vuole la sua
parte.
4 settembre 2003 |