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Punzecchiatura

di Emilio Grimaldi

L'enigma della gravidanza.
Non tutti sanno che il motivo per cui mons. Domenico Graziani, arcivescovo della Diocesi di Crotone Santa Severina, non ha raggiunto l'antica città di Belcastro per festeggiare insieme agli altri vescovi e ai tantissimi preti convenuti, il trentesimo anniversario dell'attuale parroco, don Franco Lorenzo, é perché la sua autista, per giunta in dolce attesa, ha avuto un malore. E sono dovuti tornare indietro mentre erano in viaggio. Carballus dixit.
9 settembre 2014

 

Il Benestare

Rosario Rocca aveva un sogno nel cassetto: amministrare il suo paese natio, governarlo nel rispetto della natura e nel solco della libertà. Un progetto, una passione. E così i suoi concittadini più amorevoli l'hanno accontentato. Hanno prima bruciato la macchina della sorella e poi la sua. Gli hanno dato il Benestare. In quel paese della Locride si usa così. Ironia beffarda e crudele.

3 ottobre 2013

 

La Concordia

La Concordia si rialza, lentamente ma lo sta facendo, grazie a delle potentissime funi d'acciaio e anche per Schettino si fanno maturi i tempi per una svolta: si candiderà alle prossime elezioni politiche. Il suo slogan: "Dove c'è Pilu c'è Concordia." 

17 settembre 2013

 

Giorgio II

Dio è morto, Marx è morto. Mentre Napolitano è ancora vivo, per questo non mi sento bene!

 

 

Gratta & Vinci

Ci sono cose che non si possono comprare: l’amore, l’amicizia, la felicità. Per tutto il resto c’è la Regione Calabria.

Per le bollette della spazzatura, le multe, le tasse dell’Agenzia delle entrate, i viaggi, le cene, i detersivi, i caffè, le bevande, i cellulari e i personal computer di ultima generazione come gli iPhone e gli iPad, le ricariche telefoniche, la benzina, il gasolio. I Consiglieri regionali non hanno avuto scrupoli di nessun tipo, secondo l’inchiesta della Procura di Reggio Calabria. Alla lista dei rimborsi ci sono pure i biglietti della lotteria “Gratta e Vinci”. Il pazzesco diventa possibile. MasterCard gli fa un baffo.

4 aprile 2013

 

Il genio Nano.

Pino Nano, noto giornalista calabrese, meglio del Trota nazionale. Tre esami in un solo giorno. “Erano facili”, ha detto ai giudici. “Filosofia della Mente”, “Etica della comunicazione” e  “Filosofia politica”, tutti superati con 30/30.

“E come ha fatto?” gli hanno chiesto curiosi i magistrati.

“Semplice. Per la mente ho spiegato che la ragione spirituale non sempre prevale sugli impulsi materiali. Per l’etica che non sempre nella comunicazione c’è onestà intellettuale”.

“E per l’esame politico?

“Che nella politica calabrese, invece, c’è molta amicizia. Tutti sono amici tra di loro perché gli amici degli amici sono anche amici dei primi.

“E l’ha promossa con questo?”

“Sì, perché è amico d’infanzia di un mio amico alla lontana. Etica e azione”.

22 novembre 2012

 

Il Ros

Ci sono Ros (Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri) e Ros. Ci sono Ros che fanno umilmente il loro lavoro rischiando veramente la vita e

Ros che per un giorno dirigono una squadra di due persone, dopo vent'anni, passati come imputati nelle aule di tribunale e alla corte del capo di turno per lavorare, scrivono libri e si pavoneggiano in Tv come angeli della Patria vantando una vita da infiltrato per combattere il malaffare. Non mi dispiace sapere che uno di quest'ultimi non ha nemmeno le chiavi di casa. Manco i suoi familiari si fidano di lui.

29 ottobre 2012

 

L’abusivo

L’abusivismo è la piaga del millennio. Persone che costruiscono dove gli pare. Che occupano spazi comuni. Che chiudono e aprono intere strade, come gli gira. Anche nel catanzarese. Soprattutto nel catanzarese. Ma c’è chi si batte perché le cose possano cambiare. Tra questi un avvocato. Un giorno si reca nel suo studio un compaesano. Non lo conosceva. E rompe il ghiaccio sui mali che affliggono il quartiere. L’interlocutore ascolta un po’ sornione. A lui interessa di più la multa. Che “illegalmente” gli avevano verbalizzato. Il legale non fa caso alla sua indifferenza. Chiede il documento d’identità e lo rassicura. E se ne va. Appena fuori legge bene il nome del cliente. Era il leader dell’abusivismo. Aveva occupato e costruito l’inverosimile. Il vero responsabile dell’urbanizzazione selvaggia. Ha un attimo di esitazione. Perplesso. Poi scoppia in una risata. Liberatoria.

6 ottobre 2012

 

Abramo, il padre dell'acqua.

Primo giorno delle elezioni. Catanzaro senz’acqua. Domani. Ore 17: ancora senz’acqua.

Il dilemma: Abramo la taglierà per sempre, incazzato per il responso delle urne. 

Abramo è sindaco, e la lascerà chiusa per riaprirla il giorno dopo e guadagnarsi così il vasavasa del mattino. 

In ogni caso i catanzaresi sono fottuti. Sic!

6 maggio 2012

Il Trota

Il Trota italiano si è laureato in Albania. È dottore in Gestione aziendale. Ventinove esami in un anno. Un genio incompreso prima e dopo. Soprattutto dopo. Come ha fatto? “Un esame al mese”. Gestione aziendale post Padaniam.

5 maggio 2012

 

Le buche

Ultim'ora: tappate le buche della strada che porta a Belcastro. E' iniziata ufficialmente la campagna elettorale 

15 febbraio 2012

 

 

Cappello in testa, cravatta d’ordinanza e ombrello sottobraccio. Settantanove anni suonati e anche un po’ claudicante va al Comune a chiedere il rinnovo della carta d’identità. Allo sportello l’attende una ragazza. Occhi azzurri, capelli lisci e biondi e fisico longilineo. E’ preparata. Gli spiega il nuovo modello elettronico. Lui ascolta, infine la ringrazia. Il giorno dopo, non convinto, ritorna con il suo legale. La dipendente illustra le nuove direttive del ministero dell’Interno anche all’avvocato. Lui, però, ha qualcosa che vorrebbe dire. E ad un certo punto sbotta: “Sono vedovo, di famiglia buona e laureato in medicina. Ho una bella casa, terreni e società. Io so come siete voi polacche. Ho bisogno solo di compagnia, che ne dici?” Lei, catanzarese doc, non si scompone, e gli risponde a tono: “A parte il fatto che non sono polacca, come si permette? E anche se lo fossi? Come si permette ad andare in giro propinando di fare la schiavetta a chi viene in Italia per un futuro migliore? E poi, giusto per inciso, sono la moglie del segretario comunale. Mi complimento con lei, soprattutto per la laurea. In cosa ha detto di essere laureato?”  Lui: “In Medicina, nel 1952 alla gloriosa Università di Roma, quando la laurea era una laurea”. Il legale abbassa lo sguardo. Avrebbe voluto non essere presente.

E’ questione di un attimo. Capisce che non c’è trippa per gatti. Si riprende gli accessori che aveva poggiato alla sedia, e se ne va.

Il piede che si trascinava sembrava tanto una coda.

28 novembre 2011

 

L'Emancipazione femminile 

Berlusconi si dimette. 

Un sogno che si traduce in un incubo. 

Gli italiani hanno aperto gli occhi: hanno riconosciuto nelle donne di Palazzo Grazioli le loro nipoti. 

Alle prossime elezioni.

12 novembre 2011

 

I tacchi.

Tacchi sì, tacchi no. Alle donne piacciono. Anche agli uomini, certo. Una donna con i tacchi riceve e dà slancio e leggerezza.

Non sempre, ma spesso fa rima con bellezza. Tacchi vertiginosi, moderati, solo accennati. A volte è possibile giudicare una donna dai centimetri che ha sotto le scarpe. Da come fanno da pendant con il resto. Azzardato. Mai, però, come l’ironia mordace e grondante  invidia di una lei che si rivolge a un lui così: “Ora che ti sei maritato, faglieli togliere. Non ne ha più bisogno”.

29 agosto 2011

 

Il rispetto

Una signora va a fare la spesa, arrivata al banco apre il portafogli. Toh, l’amara sorpresa: non ha i contanti. L'impiegata alla cassa è imbarazzata e anche lei. Interviene un responsabile del supermercato: pago io il conto della signora: voi non sapete chi è lei! La donna, nel frattempo, per superare il disagio continua a cercare i soldi e rassicura: non vi preoccupate: li troverò. E la gente comincia a mormorare: ma chi sarà mai! A quel punto lui dice: è la cognata del sindaco di... E lei, fra sé e sé: a saperlo, che avrebbe detto questo, glielo avrei lasciato, il conto...

1 aprile 2011

 

Buon compleanno, Ruby

Buon compleanno, Ruby. Oggi è un giorno importante per te, acquisisci la maggiore età. Un vero cambiamento. Per esempio, se rubi un'altra volta, devi telefonare tu, ora, al tuo caro Papi.

Ti informo di una cosa, forse non ti piacerà, ma è la realtà. Lui è buono con tutte, ma predilige le minorenni. Sai, ogni scandalo è importante per lui, un modo per rimanere sulla cresta dell’onda e per dare così alle sinistre un motivo valido per continuare a pensare ancora a lui, considerato che non sanno pensare a se stessi. E lui è magnanimo. È fatto così. Un vero samaritano.

Tranquilla, non tutto è perduto, potrai chiedere di lavorare in Mediaset o in Rai, lì si accontentano anche delle maggiorenni. 

2 novembre 2010

 

Bova, il bombarolo.

Questa è grossa, ragazzi. Tenetevi forte. Vi ricordate i principi comunisti di Marx? Dimenticateveli. Vi ricordate le belle parole del Pd italiano, dell’uguaglianza di tutti i cittadini? Del lavoro, della disoccupazione, e di tutto il resto?

Azzerate tutto. Giuseppe Bova, ex illustre rappresentante del Pd calabro - che è molto più vicino alla povera gente di quello idealista del passato e dei vari D’Alema, Prodi, Veltroni e Bersani - nonché ex vicepresidente del Consiglio regionale, ha chiesto il rimborso del carburante che ha speso nel pieno del suo mandato elettorale, dal 2006 al 2010. Udite, udite! 211 mila euro. Che corrispondono a circa 1440 km al giorno. Se un italiano medio ne percorre 15 mila all’anno, lui ne ha attraversati tanti quanti ne fanno una quarantina di automobilisti messi insieme. E dire che promise di non volere l’auto blu. A chi la vuole dare a bere? Che faccia da culo! Perdonate l’eufemismo. Per la cronaca è stato cacciato dal Pd.

30 ottobre 2010

 

I punti esclamativi

Facebook ci ha dato una piazza. Virtuale come non mai. Si possono scrivere le cose che uno ha in testa in quel momento. Si mandano messaggi. Si chatta. Si condividono sentimenti. Pensieri.

Si mettono delle foto. Dei video. Si taggano le persone! La bacheca è diventata come una finestra di casa. Dalla quale gli “amici” possono vedere tutto quello che uno ha. Cose vecchie. Nuove. Belle. O brutte. Ma se ci fate caso alcuni lo utilizzano solo per i “!” (punti esclamativi). Vogliono scrivere che oggi è una bella giornata? Ci piazzano in fondo un bel punto esclamativo. Che oggi sono incazzati con il mondo? Eh, un punto esclamativo ci vuole. Vogliono dire la loro in un post che ha già cinquecento commenti? Allora, per evitare di essere criticati, ce ne mettono almeno dieci, così che se uno vuole replicare ci pensa due volte per evitare di essere invaso da questi “!”. 

Sono quelli che siccome non vengono ascoltati quando parlano nella vita reale si convincono di esserlo almeno su facebook. Sic!

24 luglio 2010

 

Rai 3? No, Rai 0

Anche a Rai 3 Calabria si stanno svolgendo le cosiddette Tribune elettorali con i tre candidati alle prossime consultazioni regionali. Agazio Loiero, Giuseppe Scopelliti e Pippo Callipo.

L’11 scorso per esempio, Callipo è rimasto bloccato sull’autostrada e il confronto lo hanno fatto solo Scopelliti e Loiero. Non se la sono sentita di aspettarlo, hanno iniziato e finito senza di lui. Ieri è mancato anche Loiero, e il confronto lo ha fatto solo Scopelliti con se stesso. Ma dalla Rai Televisione italiana rassicurano. La prossima volta, se dovessero mancare tutti e tre, il confronto si farà comunque. Manderanno in onda le loro foto in perfetta par condicio. Illustreranno le misure. L’altezza. Il peso. L’età. L’elenco dei piatti preferiti. Musiche. Libri. Hobby. L’ora della sveglia. L’ora del sonno. Farmaci assunti. Marca occhiali. Orologio. Vestiti. Scarpe. Numero di segretarie. Gusti sessuali. Grado di fedeltà coniugale. Religione preferita. E quella praticata. Numero di pizze consumate in una settimana. Malattie avute in gioventù. Malattie in itinere. Ciò a cui non riescono a fare a meno. Le cose che li mandano in bestia.

In una Calabria che stenta confrontarsi sulle idee potrebbe cominciare dai requisiti essenziali. È pur sempre un inizio.

20 aprile 2010

 

Loiero e Belcastro, legame ante litteram

Ma che hanno mai in comune la città di Belcastro e Agazio Loiero, presidente della Regione Calabria?

Facile: il Castello dei Conti d’Aquino, tra i miglior risultati delle “cose fatte” del governatore negli ultimi cinque anni. Tanto che ha fatto mettere il Mastio di S. Tommaso sulla copertina del suo rapporto: “Le cose fatte”.

Ma se è vero, quanto è vero, che le sue cose fatte sono solo sulla carta, anche il suo particolare riguardo per il paese natio di uno dei maggiori dottori, filosofi e teologi della Chiesa Cattolica Romana, rimane solo sul frontespizio del suo libro.

1 febbraio 2010

 

Marrazzomania

Dicembre 2009. Presentazione di un libro scritto da una donna sulle donne. È presente anche il presidente della Provincia dell’autrice, anche lei donna.

La scrittrice ringrazia della presenza il presidente e dice: “Sono felice che lei sia qui oggi, non solo perché capo dell’ente intermedio, ma  perché è donna!”.

Gennaio 2099. Presentazione di un sistema di navigazione satellitare per trans. È presente anche il presidente della Provincia natale del trans, anche lui trans. L’autore ringrazia il presidente e dice: “Sono felice che lei sia qui oggi, non solo in quanto capo dell’ente intermedio, ma perché è trans!”. Applausi scroscianti fra i presenti. Quasi tutti trans, trans da uomo e trans da donna. Pochi gli uomini e le donne, secondo madre natura. Quei pochi sono venuti fuori per sbaglio della provetta.

… i tempi cambiano.

24 dicembre 2009

 

L’amore tormentato

Due giovani nell’ardore della passione si dicono:

Lui: Ti amo, amore mio. Con te voglio vivere il resto della mia vita. Scoprire le gioie dell’amore. Vivere tutti i momenti belli e brutti che ci saranno.

Lei: Anche io ti amo. Anche io voglio stare con te per sempre. I momenti brutti li supereremo insieme. L’amore ci aiuterà, sarà il nostro maestro, ci suggerirà come fare.

Lui: Certo. Basta che cucini, lavi e stiri. A cambiare le lampadine. A sostituire la porta di casa quando si romperà. A spostare i mobili quando deciderai di cambiare l’ordine delle cose in casa. Per tutto questo ci penserò io. Dolce mio cuore.

Lei: Eh?!?

28 ottobre 2009

 

Il bambinone Mastella

I bambini quando vengono scoperti a fare una cosa che non dovevano fare per discolparsi dicono: “E’ stato lui, non io, a rubare la merendina”. I bambini. Ma ci sono degli adulti che li superano in scaltrezza. Prendi un adulto a caso, un Mastella.

Clemente Mastella, ex ministro della giustizia. Nell’inchiesta della procura partenopea sull’agenzia ambientale dell’Arpac, che lo accusa insieme alla consorte, di aver regalato posti di lavoro e pilotato appalti, ha detto: “Ho segnalato solo 26 persone. L’Italia dei Valori, invece, 27, uno in più”. Dunque il suo partito è più pulito di quello di Di Pietro. Quando si dice, voler ritornare a essere bambini. Mastella sembra sulla buona strada.  Ma chi glielo dice che quando si tratta di fare sul serio i bambini sono proprio quelli che non accettano le ingiustizie?

25 ottobre 2009

 

Luigi De Magistris, numero 488

Luigi De Magistris si è insediato al Parlamento europeo a Strasburgo.  Quando c’era da scegliere il numero di sedia da occupare sembra non abbia avuto dubbi. Qualcuno gli ha suggerito la “33”, in memoria dei gran maestri della massoneria che lui ha provato a smascherare in Calabria.

Qualcun altro la “11”, in memoria dell’articolo 11 del codice di procedura penale che avrebbe violato indagando sui suoi colleghi della Procura di Catanzaro, e che gli sarebbe valso l’ “incompatibilità ambientale” a monte e a valle del suo trasferimento. Qualcun altro ancora la “9”, in memoria della “Roma 9 srl”, la società costituita dal senatore Giancarlo Pittelli e da Pierpaolo Greco, figliastro del suo capo in Procura, Marano Lombardi, al centro delle sue avventure in Poseidone. E, infine, gli avevano suggerito la “350.000”, (non c’è questa sedia a Strasburgo, però avrebbe potuto togliere gli zeri) in memoria del numero di intercettati da Genchi, il suo consulente, secondo le prime versioni di Berlusconi e di Rutelli, alias “capo” e “capo ombra” del governo in carica.

No, De Magistris è andato diritto nella fila delle 400 e poi ha proseguito fino a raggiungere l’88. Cioè si è piazzato sulla sedia “488”, in ricordo della legge 488 del 1992 che ha come obiettivo l’incremento produttivo, economico ed occupazionale, attraverso la concessione di un contributo.

“E’ da lì che parte tutto il malaffare”, ha detto.

22 luglio 2009

 

Tulelli, l’Assessore

Vincenzo Amedeo Tulelli è il nuovo assessore alla Sanità e ai Servizi cimiteriali di Sellia Marina. Non è scherzo, ma una notizia vera.

L’investitura già circolava da tempo nei corridoi e nelle stanze del Palazzo comunale, all’indomani della vittoria della lista “Uniti per il bene comune” con candidato a sindaco, Giuseppe Amelio, ed è stata ufficializzata l’altra sera nella sala consiliare durante l’insediamento del nuovo civico consesso. Una scelta ponderata e condivisa. È lui l’uomo per tutti i mali dei selliesi. Dai servizi sanitari, in vita, a quelli cimiteriali, dopo la morte. Nessuno gli può sfuggire. Volenti o dolenti, nelle more delle residue competenze dell’ente locale, devono fare affidamento a lui. Almeno nei prossimi cinque anni.

29 giugno 2009

 

Lauretta mia, Lauretta mia

“Quando torni a casa picchia tua moglie. Se tu non ne sai il motivo, lo sa lei”. Questo vecchio proverbio cinese è lontano anni luce dai diritti conquistati dalla coppia di oggi. Diritti che si basano sull’equità della coppia, e sul rispetto di entrambi i coniugi.

Ristabiliti, quindi, i valori del gentil sesso che per lungo tempo ha sopportato le angherie del marito. Ma viene da sorridere se si confronta la mentalità ai tempi di Confucio con i nostri. Il povero Adriano di Vicenza, che ha “tollerato” per ben 12 anni l’infedeltà della sua metà, Lauretta, è stato obbligato dalla Corte di Cassazione a continuare a mantenerla, a separazione inoltrata. Probabilmente Adriano l’amava, la sua Lauretta, anche se lo tradiva. E pure lei, a modo suo, forse l’amava. Fare le corna non equivale a non volergli bene. Ed è proprio questo il punto. Se ami non tolleri. Ti arrabbi. Butti il tavolo a terra. Gli dici di andare a fare in … Non te ne stai zitto zitto. Certo, non devi prendere a schiaffi il tuo consorte o la tua compagna, come diceva Confucio, altrimenti passi dalla ragione al torto. Invece Adriano, magari per non perderla, non si è comportato così. Quindi, cari amici, se non volete far parte della lunga schiera dei “cornuti e mazziati” seguite la passione del cuore, che vi suggerisce di scaricare tutta la vostra rabbia, non l’altra.

1 giugno 2009

 

Lesboprivacy 

Se dovete sposarvi, chiedeteglielo subito al vostro partner se è omosessuale. Un’altra raccomandazione, chiedeteglielo a viva voce, senza sbirciare nella sua borsa o borsetta. Non tanto perché potreste trovare delle inaspettate sorprese.

Ma per la privacy. Al massimo vi beccherete uno schiaffo. Molto meglio comunque che essere trascinati in tribunale. Sembra una barzelletta, ma è successo veramente. Lui legge la sua posta elettronica. In particolare la sua attenzione ricade su una mail che lei aveva inviato alla sua amica del cuore. E si accorge che oltre al cuore c’era qualcos’altro. I due, allora, chiedono alla Sacra Rota l’annullamento per “vizio del consenso”. Cioè, si era resa conto “dopo” del vizio, oppure che aveva fatto l’amara scoperta nel mentre divideva già il letto con il suo consorte. Per suffragare il tutto con un parere medico si rivolgono a uno psichiatra. Questo capisce, è il suo mestiere, che è gay. E lo scrive all’avvocato per la causa. Allora lei che fa? Denuncia tutti e due per “violazione della privacy”, il marito e lo psichiatra. Ora il pm ha chiesto la condanna di tre mesi solo del marito. E se avesse frugato nella borsetta?  

3 aprile 2009

 

L’ateismo e l’esistenza di Dio

Fa sorridere la pubblicità dell’unione degli atei (Uaar) sugli autobus di Genova. Recita: “La cattiva notizia è che Dio non esiste, quella buona è che è che non ne hai bisogno”. Ammesso che la non esistenza di Dio sia una notizia, cattiva ma una notizia,

lo stesso non si può dire che “non ne hai bisogno”, classificata come buona dagli attivisti atei è, in realtà, una conseguenza edonistica di stampo morale della prima. Fa sorridere perché, non volendo (lungi, infatti dal volere questo gli operosi scettici)  sono caduti nella trappola proprio della sua esistenza. La morale per quanto la si giri in sfumature materiali e relativistiche conserva sempre un’idealità imprescindibile, della cui esistenza si può dubitare intellettualmente, ma non nella vita. Perché qui, ognuno nel chiuso della sua coscienza, è obbligato ad affrontare a modo suo il problema dell’esistenza di Dio. Che traslato sul piano filosofico diventa un falso problema. E mischiare i due atteggiamenti, teorico e morale, è un terreno arduo perché a volte si raggiungono risultati diversi da quelli proposti.  A mio modo di vedere gli atei sono tra i convinti credenti del pianeta, solo che non lo sanno. 

16 gennaio 2009

 

Il Natale calabrese, tutto fuoco e sangue

Anche in Calabria si sono svolte le tradizionali feste di Natale e Capodanno. Anche nella nostra regione in molti hanno brindato con lo spumante o con lo champagne.

Anche in Calabria ci sono stati i fuochi d’artificio. Anzi, la Punta dello Stivale ha voluto distinguersi dal resto d’Italia. E ci è riuscito benissimo. Ha celebrato la nascita di Gesù Bambino e l’arrivo del 2009 come nessun altra regione, anche a colpi di pistola e di taniche di benzina. Ben sei omicidi, a cavallo fra i due giorni più belli dell’anno. A Bovalino il 27 dicembre, padre e figlio. Il 29 a Cutro, padre e figlio. Il 29 a Vibo, un cacciatore. Il 30 a Isola Capo Rizzuto, un imprenditore. A Filadelfia, invece, durante la notte di capodanno, il fatto più agghiacciante: un ragazzo di 24 anni è stato picchiato e bruciato vivo, ma si è salvato. E poi con la benzina. A Belcastro i locali dove doveva svolgersi il veglione di Natale il giorno prima della vigilia. A Cropani un lido, Miami, la sera del giorno di S. Silvestro. A Mileto hanno bruciato il presepe, sempre il 31 dicembre. In Calabria quest’anno Gesù non ha trovato posto per nascere.

2 gennaio 2009

 

De Magistris, la rivincita di Davide.

Una volta Padre Pio disse: "farò più danni da morto che da vivo", riferendosi ai miracoli che avrebbe potuto favorire dall'al di là. Anche per Luigi De Magistris è più o meno la stessa cosa.

Ora che è stato trasferito dal Csm a Napoli, lontano da Catanzaro, la Procura di Salerno sta supportando tutte le sue accuse alla magistratura calabrese. Accuse che, quando si trovava nel capoluogo calabrese, cadevano, una dopo l'altra, come delle pere cotte, visto lo scontro istituzionale contro il gigante del Consiglio superiore della Magistratura. Ora quelle pere sono ricresciute. E stanno sbocciando. Tra perquisiti e indagati per presunti (eh, che suono bello che ha questa parola!) illeciti che ostacolarono le attivita' d'inchiesta condotte da Luigi de Magistris, per Why not e Poseidone, figurano: il procuratore generale Enzo Jannelli; l'ex procuratore Dolcino Favi, i sostituti procuratori generali Alfredo Garbati e Domenico De Lorenzo, il pm Salvatore Curcio, l'ex procuratore di Catanzaro Mariano Lombardi, il procuratore aggiunto vicario di Catanzaro Salvatore Murone; Bruno Arcuri, presidente di sezione del tribunale di Catanzaro. E anche nomi dell'imprenditoria e avvocatura calabra di ampio respiro nazionale, Antonio Saladino, ex presidente Compagnia delle opere e Giancarlo Pittelli, deputato Pdl, nel cui studio lavorava il figlio della convivente di Mariano Lombardi. Le pere, questa volta, si spera che vengano raccolte e servite sui tavoli degli italiani, affamati di sana giustizia. Dicono che sono buone, di quelle genuine, senza concimi.

3 dicembre 2008

 

L'editto cinese

E' proprio quando è all'estero che Berlusconi da il meglio di sé. In un summit dell'Unione europea dell'8 febbraio 2002 fece le corna al ministro degli Esteri spagnolo Josep Piqué durante la foto di rito di tutti ministri degli Esteri dell'Ue.

Ma "stavo scherzando, bisogna fare amicizia", disse. Qualche mese dopo, il 18 aprile, a Sophia, in Bulgaria, declamò il famoso editto che mandò a casa Biagi, Santoro e Luttazzi "perchè facevano un uso criminoso della televisione", spiegò. Poi, con la vittoria elettorale di Prodi Santoro fece ritorno in Rai e da un paio d'anni conduce "Anno zero." Attualmente il premier si trova in Cina. L'occasione è favorevole per un nuovo vigoroso  editto: magari l'espatrio per chi non la pensa come lui. Tutta Italia è in protesta per la riforma Gelmini della scuola e Annozero lo sta documentando. Lo Stato, pure, "quello dei comunisti che si mangiavano i bambini". Berlusconi sa già come giustificarsi.

27 ottobre 2008

 

Metti un pitbull tra moglie e marito

La giurisprudenza italiana ha tre gradi giudizio. Quando sarà istituito anche il quarto a festeggiare di più sarà il marito di una coppia, cui probabilmente tributeranno la ragione, o la responsabilità insieme alla moglie. E si perché il loro cane, un pitbull ha morso tempo fa un bambino. Il tribunale, inizialmente, ha condannato tutti e due per lesioni colpose. La Corte, poi, ha dato ragione a lui, perché era stata lei “a portare il cane in giardino”. Poi la Cassazione ha riconosciuto, per ultimo, la responsabilità solo a lui in quanto “è dominante”, e “aveva affidato a una persona non idonea di contenere le reazioni del cane”. Con il quarto pronunciamento giuridico quasi certamente si ricomincerà da capo. E forse anche loro ritorneranno insieme.

9 settembre 2008

 

Il mondo alla rovescia

Anche l’Olanda si sta adeguando agli altri stati europei. Ha bandito l’uso del tabacco nei luoghi pubblici.

Finalmente! urlano i non fumatori. Ci voleva! Dicono i puristi. In deroga alla legge, i locali dove si fa uso di cioccolata, maria, cioè hascisc, marijuana e quant’altro ti aiuta a raggiungere ciò che il tabacco proprio non riesce a darti, così povero di chimica paradisiaca.

Non è che avranno intenzione di bandire anche il sesso tradizionale in nome di quello estremo? La giurisprudenza contemporanea è così sottile, ultimamente, che probabilmente gli insigni docenti, incaricati dai politici, trovano l’illuminazione solo a suon di canne. Baudelaire si rivolta nella tomba.

3 Luglio 2008

 

Una visione: a Luigi De Magistris toglieranno anche la SoRiCal.

Si racconta che una sera alcuni amici decidono di farsi una partita a carte in un locale molto rinomato di Catanzaro. Il gruppo è molto variopinto, ci sono politici, imprenditori e magistrati. Fra gli altri, Antonio Saladino, Pietro Lombardo, Giancarlo Pittelli, Raimondo Besson, Clemente Mastella e Agazio Loiero.

Ma fra di loro c’è anche uno strano tipo che si atteggia a fare realmente il magistrato, Luigi de Magistris. L’amicizia vera si vede quando si è in difficoltà, ma anche il gioco è un buon banco di prova per capire quanto ci si tiene a vicenda. Iniziano, allora, a formarsi gli abbinamenti che rispondono alle cordate di Pittelli-Lombardo, da un lato, Saladino-Mastella, dall’altro, e Besson-Loiero, dalla parte opposta. Rimane da solo proprio De Magistris. Le formazioni si danno pure un nome: Poseidone, la prima, Why not, la seconda, e Sorical la terza. Per poter giocare insieme ai suoi amici il magistrato chiede alla prima squadra di farne parte. Non viene accettato. La seconda, addirittura, lo prende a calci. Ma lui è testardo e pensa “se almeno Besson e Loiero mi vorranno, resterò, non gliela darò vinta”, si convince. Loiero, quindi, interviene a nome dei suoi e dice: “parlo io perché loro sono francesi e non si esprimono tanto bene in italiano. E’ meglio che te ne vai. Non lo hai ancora capito che non ti vuole nessuno? Per quello che ci riguarda l’acqua è troppo preziosa. E non ce la puoi guastare. Puoi indagare su quella minerale se vuoi, ma quella del rubinetto lasciala stare. Se proprio non ti piace il nome, ho già pronto un pacchetto per cambiarlo: “Sorical: di tutto di più” e comprenderà anche, come vuole la legge Galli, quella dei depuratori. Che ne dici?”. De Magistris, deluso, si allontana e mugugna tra sé e sé: “Di male in peggio”.

27 maggio 2008

 

Nella città di S. Francesco, il santo dei poveri e dei mendicanti, non si può fare più l’elemosina. Il sindaco con un’ordinanza lo ha vietato a meno di 500 metri da ciascuna chiesa.

Si da il caso che sono così tante che è difficile trovare un piccolo spazio per chiedere la carità ai pellegrini se non fuori dalle sue mura. “S. Francesco, tornaci nella tua Assisi. Ma ricco e ben vestito”. (Le Iene, 5 maggio ’08).

6 maggio 2008

 

Qualcuno ieri mi ha chiesto a chi darò il voto. Ho risposto che faccio parte ancora della percentuale degli indecisi. Ma al contrario di molti, mi convincono tutti quanti. Quando seguo una conferenza stampa del PD, riescono a coinvolgermi nei progetti e nella loro voglia di cambiamento.

Quando ne seguo una del Pdl, idem. Oppure quando assisto a una de La Sinistra Arcobaleno, idem ancora. O anche dell’Udc. Quindi, probabilmente, lo darò a tutti il mio voto. Ma non annulleranno la scheda così?

12 aprile 2008

 

Prima che i politici di oggi parlassero di “ottimizzare le risorse”, del “ bene del paese” insaccandoci di tutto in questa espressione demagogica, difficoltà di trovare lavoro, impossibilità di politiche per disincentivare la disoccupazione, e illegalità (perché il fine, del bene, giustifica i mezzi). E soprattutto che arrivassero, con la “concertazione”, a trovare il non plus ultra della democrazia rappresentativa ci sono stati i Kennedy. Prima che i politici di oggi inventassero il politichese, ci sono stati i Kennedy. Il discorso che Robert Kennedy ha tenuto all’università del Kansas il 18 marzo del 1968 (riportato sul sito di Beppe Grillo) continua a dare lezione di vera politica, di una politica con la P maiuscola. Qualche stralcio: “Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL). Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani." Certo, si tratta dell’America, non dell’Italia. In Italia, infatti, per governare basta dire: se vinco io do quell’incarico, quel posto è tuo. E penserò anche ai tuoi figli. Ma anche questo è Pil! Si giustifica. Kennedy continua ad essere lontano anni luce.

25 marzo 2008

 

Visto il lavoro della magistratura in Calabria si propone vivamente, memori dell’election day, l’arresto day.  La società  di oggi corre veloce, e con il passare dei giorni perde il conto.

Non si ricorda più, per esempio, che gli indagati nel consiglio regionale sono più del 50 per cento.

Invece, con la soluzione di arrestarli tutti insieme e lo stesso giorno, i cittadini si fanno le idee più chiare e subito. No che con il riesame, con la revoca degli arresti, con il terzo grado di giudizio, e con la persona accusata che sta sempre lì a legiferare, la giustizia non solo non dimostra più autonomia ma sembra addirittura al servizio della politica. E magari, se possibile, un’altra cortesia: organizzare l’arresto day di sabato, così la domenica si fa l’election day e di lunedì, con l’inizio della settimana, si volta pagina.

14 febbraio 2008

 

Clemente Mastella, ancora lui! Anzi, adesso, pure la moglie. Povera Famiglia cattolica! Prima Francesco Campanella, il mafioso di cui il Ceppaloni è stato testimone di nozze. Poi il solletico di De Magistris per i suoi favori a Saladino.

Ora la graffiata del gip di Santa Maria Capua Vetere contro la sua famiglia e i suoi figliocci, che comandano su tutta la Campania. Questa magistratura, in tempi in cui il valore della famiglia non è difeso da nessuno, se non dal Papa che non può parlare nella sua “Sapienza”, sta picchiando duro sull’unico pilastro della cristianità: la famiglia che cresce e fa proseliti. Un esempio anche per la pastorale dei Gesuiti. La gens mastelliana è un marchio di garanzia per tutti i grandi paesi(fratelli) democratici. Lui, il capo famiglia, ministro della Giustizia. Lei, la moglie, presidente del Consiglio regionale di origine. Il suocero del figlio, Carlo Camilleri, segretario provinciale dell’Udeur. I figliocci assessori regionali. E i figliocci dei figliocci sindaci di questo e di quell’altro paese. Mentre il figliol (per il momento è ancora lontano dal diventare prodigo) che solo di benzina si fa pagare dallo Stato 2 mila euro al mese! non può subire la crisi dell’aumento del prezzo del petrolio. Lui, il figlio del ministro, sarebbe un’offesa per l’umanità che deve guardarlo come esempio. Ma tra le mura domestiche vige il pudore e la riservatezza, i panni sporchi si lavano in casa. Anche questo fa colore.

È il più grave episodio di golpe giudiziario dai tempi di Martin Lutero! E dire che la moglie no, ma il marito era favorevole al divorzio!

17 gennaio 2008

 

Vi ricordate la vecchietta con il mal di schiena che aiuta il giovane a portare la spesa su per le scale?

Ebbene a Belcastro, un paesino di mille anime, viveva nonna Rosa, di 98 anni, che dopo aver sentito il comunicato sui danni degli inceneritori inizia una vera battaglia personale per la raccolta differenziata.

Convince le sue amiche a fare lo stesso, plastica, vetro e residui di pranzi e cene in buste diverse. Le sue amiche i loro figli. I figli i rispettivi nipoti, e così via. Tutti gridano al miracolo del paesino con la maggior percentuale di immondizia differenziata in tutta Italia. Un giorno un ragazzo tutto muscoli e poco cervello decide di farla grossa alle vecchiette, insieme  ai suoi bulli si reca nei punti raccolta e iniziano a mettere tutto in cassettone per dargli fuoco. “Alla faccia di Nonna Rosa”, cantano in coro. Nonna Rosa assiste tristemente alla scena dalla sua finestra ma poi senza indugio scende per strada, e si avvicina all’incendio con l’aspirapolvere. Gli altri si mettono a ridere nel vedere quell’essere minuscolo tra le fiamme, ma non per molto perché subito lo rivolta contro di loro. Iniziano a tossire e a cadere giù come birilli. Vengono trasportati d’urgenza in ospedale. Ma si salvano.

La storia non finisce qui: i monelli diventano i più convinti difensori della raccolta differenziata. E per rendere onore alla vecchietta che gli ha dato la lezione fondano una società ambientalista che chiamano proprio: R.oS.A, che sta per “Raccogli O Sei un Asino”.

12 Gennaio 2008

 

Romano Prodi quando ha saputo della sentenza del Tar del Lazio, che ha reintegrato l’ex capo delle fiamme gialle Roberto Speciale, non ha perso l’humour: “Oggi non è una giornata speciale, è una giornata normale”

ha detto aprendosi ad un sorriso talmente ampio che gli zigomi gli coprivano gli occhi. Chissà cosa avrà detto quando Luigi De Magistris lo ha iscritto nel registro degli indagati per l’inchiesta “Why Not”. “Oggi non è una giornata magistrale, è normale”. Ma non lo poteva dire perché ad essere magistrali sono solo le lezioni. E quella di De Magistris è stata una lectio divina et saladina.

19 Dicembre 2007

 

Inceneritore sì, inceneritore no. Movimenti per sì, e movimenti per il no. 20 posti di lavoro in più, ma anche 20 tumori in più. Milioni di euro in più, ma i tumori sono sempre quelli. I conti non tornano. Perché? La salute non ha prezzo. Chiedetelo a Piergiorgio Welby.

15 Novembre 2007

 

In una democrazia che si rispetti c’è sempre la libertà, e il suo antidoto. La libertà perché è un valore irrinunciabile, l’antidoto alla stessa perché il sistema, vestito di tutti gli indumenti apparentemente democratici, possa continuare a gestirla, la libertà. La dialettica che ne viene deriva dallo spazio che pretendono entrambi. Con la differenza che la libertà non ha secondi fini, se non quelli di vivere coscientemente e criticamente. L’antidoto, invece, quello di permettere alla classe politica di vincere la maledizione della sedia presidenziale.

La favola racconta della libertà di pensiero di Beppe Grillo e del suo antidoto, la legge Levi-Prodi. Ma non è rivolta solo a lui, ma alla libertà del web, dei bispensieri presenti nel mondo interinale. Georg Orwell lo aveva detto: Il grande Fratello vi guarda.

20 ottobre 2007

 

La volete sapere una barzelletta. A Luigi De Magistris è arrivata una pallottola in una busta da lettera. Dio è morto, Marx è morto, ma, ahimè, anche le Brigate rosse! Perché non è vero? Si è vero ma è palese che per depistare coloro che vogliono trasferire o eliminare il pm di Catanzaro hanno scomodato anche il gruppo con la stella a cinque punte. Una barzelletta. Le Brigate rosse hanno ucciso sempre e solo politici o rappresentati dell’ordine costituito che a loro non andava, mai magistrati che lavorano per ristabilire la legalità. Un’ulteriore prova della pentola del malaffare che il pm stava scoperchiando. Se fosse arrivata a Mastella le Brigate Rosse avrebbero continuato a vivere, ora, invece, sono morte del tutto. Le ha inghiottite il nuovo sistema che mangia di tutto pur di non far luce sugli ingredienti.

18 ottobre 2007

 

 

La razza ariana era considerata superiore non solo ai tempi di Hitler. Anche adesso c’è chi pensa che se un tedesco violenta una ragazza deve essere giudicato come un uomo, mentre gli altri…

Se è italiano, poi, anzi della Sardegna, bisogna considerare le attenuanti: è sardo! Peccato che solo adesso il diritto è così garantista, altrimenti in un nuovo Norimberga al Fouhrer e ai suoi seguaci gli avrebbero concesso un colossale indulto, perché avrebbero contemplato le attenuanti, sono dei poveri animali!

12 ottobre 2007

 

 

Clemente Mastella, nonostante quello che si dice di lui, è riuscito per ben due volte a risvegliare i sentimenti e i valori che orbitano intorno al senso dello stato di diritto dei calabresi. Prima, trasferendo la sede della Magistratura da Catanzaro a Benevento.

Ora, invitando il Csm ad allontanare Luigi De Magistris dalla procura del capoluogo. Come allora, sta riscotendo un grosso successo. Tutti parlano di lui. Quasi quasi il suo nome viene più citato di quello di De Magistris. E tutti sono concordi. Tranne lui, chiaramente, e i parlamentari che ha indicato nelle inchieste più scottanti degli ultimi anni, tra cui anche il caro Valium. Come raramente succede in Calabria, la società civile è un coro, dove ognuno aggiunge qualcosa di suo, proprio come i tifosi di una squadra di calcio. Il concetto è grosso modo questo. “E’ lui che deve essere cacciato, non il Pm che coraggiosamente giorno per giorno lavora per ristabilire la legalità nella nostra regione. E dire che stava iscrivendo anche il Ministro nel registro degli indagati! Questa presa di potere della politica nei confronti della magistratura non è garanzia di uno stato democratico”.

Era da un po’ che non si sentivano sentimenti e pensieri indicatori di un paese civile in crescita.

Grazie Mastella.

24 settembre 2007

 

 

Lo sapete chi è stato a fare un’interrogazione parlamentare sui rischi della centrale Edison a turbogas appena costruita a Simeri Crichi? Non i vari deputati della Calabria, figlia prediletta del governo Prodi e “sorella” o “mamma” (a giudicare di come sembrano commossi quando ne parlano) di tanti che sono stati eletti in questa terra, ma un uomo di Bossi.

Sì, della Lega. Un certo Davide Caparini. Si è documentato e ha presentato un’interrogazione parlamentare corposa al ministro dell’Ambiente, Pecoraro Scanio. Ha difeso le preoccupazioni dei sindaci e delle associazioni del comprensorio catanzarese e ha dimostrato che la centrale bruciando 3 milioni di metri cubi di metano al giorno eguaglia il consumo di 750 mila auto alimentate a gas. E ha lamentato anche che l’installazione delle centrale non è compatibile con la sostenibilità ambientale e turistica del territorio. Ciò che avremmo dovuto fare noi lo ha fatto uno di quelli che ci chiama terrun.

Che desolazione!

La rappresentanza politica calabrese non si è contraddetta. Ancora una volta ha dimostrato che per fare carriera bisogna parlare, parlare, quando si è in campagna elettorale e poi, una volta eletti, testa bassa e poi: “Agli ordini, la centrale s’ha da fare”.

29 agosto 2007

 

 

La Morte e le Tasse, di certo sono le cose più sicure per l’uomo. Ma ci sono tante altre cose che gli fanno concorrenza, come lo stipendio. Meglio se di consigliere regionale anziché di uno che lavora in un cantiere edile. Non tanto per i cinque mila euro certi, questi sono una bazzecola, ma per i finanziamenti europei, questi sono una vera manna.

Povero Mosè, lui si è accontentato di così poco.

Ma se arriva la Falce? Che, come una livella, non fa discriminazioni? Allora non basta la famiglia. Anche se uno è riuscito a sistemare proprio tutti, parenti e lontani parenti. Ci vuole l’amore. La loggia massonica di San Marino non sa cos’é l’amore. Hanno scambiato l’amore per favoritismo. L’amore non conosce gli ismi. L’amore è una cosa semplice che gli uomini, a volte, preferiscono, però, sporcare con gli affari e i soldi.

L’amore è una cosa talmente giusta che annienta anche l’ingiustizia della morte. 

9 luglio 2007

 

 

La bella stagione è arrivata. I locali al mare hanno appena aperto anche in Calabria. La sera un gruppo di amici decide di far una partita a biliardo. Si fanno dare un gettone.

Il tavolo è tutto sporco, non è in equilibrio e le stecche hanno la punta piatta. Chiudono un occhio e cominciano a giocare. Il pallino va in buca ma non ritorna più fuori. Si chiama il responsabile, che è anche il proprietario, che dice: “quando il pallino va in buca si usano le stesse palle come pallino prima quelle con il numero più basso e poi le altre”. “Ma noi abbiamo pagato il gettone, vogliamo fare una partita normale”, rispondono i clienti. E lui che, per chi crede alla metempsicosi, ha studiato marketing e comunicazione a Cambridge tronca la partita, rimette tutte le bocce nelle buche e con fare tutto agitato restituisce i soldi intimorendo “qua non giocate più”.

4 giugno 2007

 

 

“Essere o non essere, questo è il problema”. Amleto (Shakespeare), Londra, 1600.

“Votare o non votare, ma se sì, chi? questo è il dilemma più grande”. Elettore belcastrese, Belcastro (CZ), 2007.

E sì perché lo schieramento politico è una questione esistenziale, bisogna dar conto a familiari, amici e conoscenti.

Per fortuna ancora a Dio, no. Votare, anzi sapere chi votare, è tutto. Votare è dare a un altro.

Votare è ricevere dall’altro.

Votare è lavorare, mangiare insieme a un altro.

Votare è più che essere.

Ma chi glielo dice a Shakespeare?

 25 maggio 2007

 

 

Che i candidati alle elezioni facciano, e promettano di tutto, pur di essere votati e vincere, si sa. Ma quello che arriva dal Belgio è qualcosa di bizzarro e allettante. “Sesso orale per il tuo voto”, è questa la promessa di Tania Dervaux, candidata al Senato per il partito Nee. Sì, una fellatio bella e buona. Ma non per tutti. Sono esclusi gli sposati e i timidi. Per loro, solo in un’altra vita. Tradizionalmente è il lavoro, l’assicurazione che va per la maggiore tra i politici. E la Tania, probabilmente, ha pensato che è più facile soddisfare la sua di proposta.

Che saranno più avanti di noi italiani nel delineare una campagna elettorale più convincente quelli d’Oltrape? O che saranno ritornati indietro?

Nel dubbio, considerando che le promesse dei politici si perdono per strada, dopo essere stati eletti, almeno questa, i belgi, non se la vogliono fare scappare.

18 maggio 2007

 

 

Nei piccoli paesi di collina la vita sociale degli abitanti non arriva mai alle ore piccole, la mattina bisogna alzarsi presto, c’è il cantiere o la campagna che aspettano. Eppure in questi giorni di fermento elettorale si fa uno strappo alla regola. Le ore passano e si fanno piccole piccole. E la discussione si colora di liste, famiglie, compagni e partiti. Si compensa quanto non è stato fatto durante gli anni passati. E via alle proposte, alle possibili soluzioni. Addirittura qualcuno si cimenta anche a contare i voti che si hanno a disposizione. La vita democratica e civile si attiva, insomma, pur se approda all’arido calcolo delle preferenze. Ma perché proprio e solamente in prossimità delle elezioni? Per mancanza di cultura democratica? Forse. Oppure perché avranno capito, gli analfabeti di provincia, una verità profonda, che, cioè, la vera democrazia sta solo un po’ prima dell’elezione dei propri amministratori perché questi, una volta sedutisi sugli scranni del potere, a colpi di maggioranza, fanno il bello e il cattivo tempo con scarsa partecipazione di quelli che sono arrivati secondi. E’ mai questa democrazia?

8 maggio 2007

 

 

In Calabria tutto si trasforma e niente si distrugge. Non sono bastati Michele Santoro, di Anno Zero, Alessandro Sortino, de le Iene e Riccardo Iacona, di Pane e politica, per dare una dritta al modo di fare politica nella nostra amata e “povera” terra.

Vengono screditati davanti all’opinione pubblica. Piangono per la gogna mediatica subita, ma non si stancano di consegnare panettoni di Natale e uova di Pasqua ai loro alter ego, parenti e amici con l’espediente della legge. Si, della legge regionale, perché quello che decide il Consiglio Regionale è legge. Anche se in palese contraddizione con l’interesse pubblico, cioè di tutti i comuni mortali.

Se avete problemi ad arrivare alla fine del mese, preparatevi psicologicamente:

32 dirigenti della Regione riceveranno incentivi, per andarsene a casa, pari a 51 milioni di euro! In media, dai 100 mila ai 570 mila euro a testa!

Dicono che la Calabria sia una regione povera. Ma di povero c’è solo lo schiaffo che gli hanno dato i nostri cari rappresentanti del servizio pubblico, i consiglieri regionali.

Ma non è finita, i dirigenti della vecchia Giunta Chiaravalloti saranno rimpiazzati da altri, ancora da nominare. Oltre al danno la beffa.

18 aprile 2007

 

 

Dov’è è finita la sintonia fra l’Ato e i comuni?

Tanti ricordano le conferenze, della scorsa stagione, tenute a braccetto fra l’Ambito Territoriale Ottimale e i sindaci del catanzarese. Ma dov’è finita la loro confluenza sulla perfetto funzionamento dei depuratori?

Incontri, meeting, dibattiti, tutti ben combinati. Prima parlavano i tecnici dell’Ato i quali, con dati scientifici alla mano, rassicuravano i cittadini, che protestavano a causa del mare sporco, sul fatto che il liquame, che esce dal depuratore, anche se inquinato, in realtà, in mezzo al mare si diluisce fino a ridicolizzare il superamento del limite consentito dal ministero dell’Ambiente. Poi, una volta che i cittadini venivano acquietati dalla scienza, interveniva il sindaco di turno che confortava ulteriormente i presenti sull’operativa macchina amministrativa nel raggiungimento di tali risultati a dispetto della schiuma e di quello che i bagnanti avrebbero potuto scrutare in mezzo al mare. L’estate scorsa, quindi, tanti si sono compiaciuti della concertazione tra queste due importanti istituzioni. Ora, invece, i depuratori non funzionano più e i comuni sono i primi ad incolpare l’Ato, reo di non saperli gestire e di chiedere troppo alle amministrazioni locali per la loro manutenzione, che pare d’inverno sia ridotta proprio all’osso per il numero degli operai impiegati non per la manutenzione, perché questa è sempre rilevante, se è vero che a Satriano si produce più liquame da depurare d’inverno che non d’estate, ma forse è per le acque piovane che confluiscono nelle altre.

venerdì 23 marzo 2007

 

 

BANDO DI CONCORSO

Regione Calabria cerca ALTI DIRIGENTI

Requisiti: tesserati di partiti e/o parenti stretti o compari di consiglieri regionali.

Posti: 50

Graduatoria…

…povero Filippo Callido, il tonno può attendere.

Ha sempre pensato che l’inchiostro dell’ imprimatur di partito potesse essere cancerogeno

W l’Italia.

lunedì 12 marzo 2007

 

 

Il New York Times, il più autorevole giornale del mondo, fra cinque anni si potrà leggere solo su web.

Già i Romani dicevano: verba volant scripta manent, e l’invenzione della stampa, nel corso del XV secolo, ha avvalorato ancor di più lo scritto come qualcosa di tangibile e documentabile

Ora, nel terzo millennio, il web ha spiazzato la distribuzione della comunicazione in scritto e parlato. C’è anche il byte. Come si dovrebbe dire, adesso, che le parole volano, gli scritti si possono bruciare e i byte rimangono? Ma no, solo che gli scritti di oggi sono più simili alle parole: viaggiano, o meglio navigano. Ma rimangono? Forse, dipende dalle tempeste.

 lunedì 26 febbraio 2007

 

Lisa Caputo, astronauta americana di origini calabresi, è stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio di Colleen Shipman, sua rivale in amore. Hanno trovato anche un’arma nella sua auto. Ma lei ha detto che aveva solo l’intenzione di spaventarla con uno spray irritante al pepe. Ma visto che è natia di Aiello Calabro, in provincia di Cosenza, avrebbe potuto usare uno spray  ancora più sgradevole, quello al peperoncino.

Forse sappiamo perché non l’ha fatto, se lo spavento non avesse funzionato sarebbe rimasto l’effetto afrodisiaco…

venerdì 9 febbraio 2007

 

 

Azouz Marzouk, l’uomo a cui hanno selvaggiamente ucciso moglie e figlio, ha venduto i diritti fotografici del funerale dei suoi cari a Corona, titolare di un’importante agenzia fotografica, specializzata in gossip.

Una volta Vincenzo Mollica, in un incontro sulla televisione italiana, disse che molte trasmissioni televisive,

soprattutto quelle pomeridiane, si muovevano su due binari apparentemente contrastanti: “il sangue e la gnocca”, sono parole sue.

Alternavano servizi di cronaca nera con le ultime conquiste della valletta di turno, con tanto di musi lunghi, per le notizie drammatiche, e con larghi sorrisi compiaciuti per i nuovi amori, appena sbocciati. La cosa andava bene, per le percentuali dell’auditel, spiegava, proprio perché accontentava la fame di emozioni forti degli spettatori. Quando si stava lì lì per farli piangere si cambiava registro con le nuove avventure della Gregoraci…, per non farli piangere realmente perché in questo caso, forse, non avrebbero più visto quella trasmissione. In quanto troppo piagnucolona. Mentre solo l’alternanza, fra il serio e il faceto, concedeva ai fruitori della tv un  appagamento, per così dire, equilibrato.

Se il pubblico televisivo, massimamente, è meno colto dei lettori della carta stampata, dobbiamo, senz’altro, dare atto a Corona di avere fatto fare dei passi in avanti ai periodici.

Sì, per la conquista della massa, della massa degli uomini volubili e senza qualità!

26/01/2007

 

 

Nel capoluogo calabrese c’è un gran parlare sulla vicenda del trasferimento della scuola di magistratura da Catanzaro a Benevento. Un gruppo di consiglieri, addirittura, vuole andare a protestare davanti a Montecitorio per lo “scippo” operato contro la città dei ponti e degli avvocati. Il ministro della giustizia, Mastella, lasciando da parte il politichese e la demagogia che spesso caratterizza il linguaggio dei politici, candidamente ha detto che questa è “un’occasione unica (per la sua Benevento) perché ne risentirà positivamente anche il turismo, con più richiesta di alberghi, ristoranti …”.

Ma le ultime sue dichiarazioni - avendo messo da parte il politichese, la demagogia e, questa volta anche, le ragioni del cuore -  hanno tutto l’aspetto di essere confidenze da bar, tra l’undicesima e la dodicesima birra.

Riportiamo il dialogo tra il ministro e l’avvocato Casalinuovo, consigliere del comune di Catanzaro per “Uniti per l’Ulivo”.

Casalinuovo: “Ministro, a Catanzaro c’è fermento e malumore per la decisione di spostare la sede della scuola di magistratura a Benevento”

Mastella: “A Catanzaro non c’erano immobili disponibili, e poi perché proprio a Catanzaro?”

Casalinuovo: “Perché Catanzaro è al centro delle regioni meridionali, è capoluogo di regione ed è sede di Corte d’appello e poi perché era stato già deciso così.”

Mastella: “Avvocato, a Catanzaro non c’è neanche la stazione”.

No comment

23/01/2007

 

 

Molti si sono indignati per il mancato (ora accordato) divieto per i minori di 14 anni per la visione del film “Apolacypto” di Mel Gibson. Rutelli, il Codacons, e molti altri hanno lanciato l’appello che questa pellicola, a causa di alcune scene cruente, fa male ai bambini.

Mentre propinare da mane a sera, nei telegiornali, che una donna sgozza un bambino di soli 2 anni perché piangeva - il particolare più agghiacciante della mattanza di Erba - non è così riprovevole. E già, si dice ma non si fanno vedere le immagini come nel film.

Ma i bambini sono curiosi. Chiedono: “perché mamma?” “papà, perché lo ha fatto?”

Il povero genitore che cosa dovrà mai rispondere che non vada comunque a sconvolgere l’immaginario dei loro figli?

Larghe vedute cercansi.

13/01/2007

 

 

Ieri, al palazzetto dello sport di Botricello, sono stato avvicinato da alcune persone, penso legate alla dirigenza, che mi hanno rimproverato di avere scritto, per l’incontro di calcio Real Botro – Real Cropani, disputato il 17 dicembre scorso,  “che i botricellesi hanno festeggiato la vittoria, ottenuta contro i cugini del Cropani, suonando il clacson delle loro auto per le vie cittadine”. Non lo dovevo scrivere perché “non è che abbiamo vinto la coppa dei campioni – hanno detto - ma abbiamo vinto solo contro una squadra di … e non avevamo bisogno di festeggiare”.

Per la cronaca, agli ospiti, la squadra di casa, ha donato un mazzo di fiori prima dell’inizio della gara. E i tifosi, per quasi tutta la partita, hanno acceso anche i fuochi d’artificio e lanciato petardi, pure nel rettangolo da gioco…

Quando ti fanno queste “precisazioni” non sai se ridere o  piangere…

03/01/2007

 

 

Prodi quando è venuto in Calabria per le ultime politiche, coinvolto dall’entusiasmo generale prodigato nei suoi confronti, ha esclamato: “La Calabria è la mia figlia prediletta”. Mastella, Ministro della giustizia, eletto proprio grazie ai voti ottenuti nell’ultima regione della Penisola, ha deciso di trasferire l’ubicazione della scuola di magistratura da Catanzaro a Benevento. 

La prossima volta che verranno in Calabria, questi politici, chissà cosa si inventeranno per accalappiarsi i voti, visto che “prediletta” non lo potranno più dire. Forse diranno: “Calabresi siete i nostri piedi. Noi siamo la testa e decidiamo cosa fare e ai chi favorire, ma voi siete indispensabili perché senza il vostro lavoro il nostro paese non andrebbe avanti. Siate orgogliosi di essere le ruote del motore Italia”.

Menenio Agrippa insegna…

19/12/2006

 

 

Noi calabresi ci facciamo sempre riconoscere, anche per le cose belle. Ieri è stato issato in piazza S. Pietro in Vaticano l’abete che la Calabria tutta ha donato al Papa. E’ già entrato nel guinness dei primati, è il più alto in assoluto fra quelli finora regalati al Pontefice, misura 33 metri!

Ma ci siamo distinti anche per il viaggio, partito da Tarsia (CS) alle cinque di lunedì scorso è arrivato a Roma  alle cinque e mezza di mercoledì. Per percorrere 498 Km ci sono volute 48 ore e mezza!

15/12/2006

 

 

Ieri, Franco Pacenza, capogruppo regionale di DS, ascoltato dal pm, Francesco Cozzolino che lo aveva fatto arrestare per una presunta truffa ai danni della legge 488 nel Coriglianese, ha smentito quanto dichiarato dal parlamentare dell’UDEUR, Ennio Morrone. “No - ha detto il diessino - non sono stato io a dire che Cozzolino è un ladro… è un bastardo… è di Napoli  e  sappiamo noi con chi se la fa…” Una settimana prima Ennio Morrone aveva negato quanto trapelato dalle prime indiscrezioni, e cioè che sarebbe stato lui a pronunciare quelle frasi. Quelle frasi, dunque, a detta del dirigente dell’Udeur, non potevano non provenire che dalla bocca di Pacenza. “Anche se l’ultimo dei miei pensieri  - ha continuato in un’intervista all’Espresso - è quello di attaccare un amico, oltre che un collega. Bisogna capire il suo stato d’animo in quel momento, il fatto che era poco lucido…” E’ opportuno ricordare che il dialogo, registrato da una microspia posizionata dalla magistratura a loro insaputa, era solo tra loro due. Morrone, da buon amico, era andato a trovarlo nel carcere di Cosenza, dopo solo qualche giorno dal suo arresto.

L’altra volta Francesco, mio nipote di sei anni, si è giustificato dicendo: “non sono stato io a prendere la tua penna, ma Andrea”. Andrea è il fratellino più piccolo, di soli due anni. Anche a lui ho chiesto dovesse fosse andata a finire la mia biro. Non mi ha risposto, ancora non parla bene. Ma dalla sua espressione ho capito che stava smentendo. Ho lasciato perdere. D’altronde, sono solo dei bambini. E poi sono solo delle piccole bugie.

Chissà, forse, gli importanti uomini politici calabresi hanno preso alla lettera l’insegnamento di Gesù: “Se non ritornerete come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli!”

02/12/2006

 

 

Livia Turco ha recentemente innalzato il limite minimo consentito di uso personale di cannabis, elevandolo a un grammo, raddoppiando la dose della precedente legge Fini-Giovanardi. Tante le polemiche fra maggioranza e opposizione per la decisione del ministro della salute.

Intanto i consumatori ringraziano, ma non si accontentano. Sperano in una “Turco-bis”.

 17/11/2006

 

 

Anche le “Iene” hanno fatto male. Dopo il caso della trasmissione “Annozero”, anche le iene sono finite sul tavolo del processo alle intenzioni. Esponenti di partito e rappresentanti delle istituzioni della città di Lamezia stanno preparando in tutta fretta comunicati e conferenze stampe riparatrici. Ma cosa mai avranno detto che è stato così “spezzettato ad arte” da Alessandro Sortino da offrire un’immagine “parziale” della città di Lamezia? 

Hanno confessato di essere mafiosi? No! Hanno raccontato di essere collisi con la mafia? No! e allora? Hanno solo spiegato che la ‘ndrangheta non sanno cos’è … oppure che potrebbe essere  infiltrata dovunque nella città…

Perché allora la necessità di chiarire e spiegare?

Per la paura dello straniero…

11/11/2006

 

 

L’altra sera su “annozero” è andata in onda una faccia della Calabria a tutto “compare mio”. Ma in sottofondo il rosso che si palesava non era quello del vino festoso. Ma il rosso della ‘ndrangheta, il rosso del sangue. Tanti si sono indignati. Hanno puntato l’indice contro Santoro. “E’ lui – hanno detto – che ha voluto farci questo”. Peccato, però, che a  parlare non è stato Santoro ma  gli stessi che si sono stracciate le vesti per lo scandalo. Quando avrebbero fatto meglio a tacere, e mettersi a lavorare, hanno negato l’intenzione: “Ma io non volevo dire questo…”

In fondo noi calabresi siamo persone empatiche, abbiamo gridato all’indecenza non perché siamo stati noi a scandalizzarci ma  perché ci siamo messi al posto di Santoro, degli altri giornalisti al suo seguito e di tutto il resto d’Italia che certamente saranno rimasti sconvolti per le immagini e le parole nostrane.

02/11/2006

 

 

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