Sarà la musica che
gira intorno...
di Lino Lupia
Jelly Roll
Morton:"ogni volta che mi vedi entrare, vattene via
da quel piano"
Nel 20 ottobre 1885 (forse), New Orleans diede i
natali a Ferdinand "Jelly Roll" Morton, l'altezzoso
e superbo pianista che accompagnò il ragtime al
matrimonio col jazz. Il ragazzo creolo fu allevato
da una fattucchiera vodoo negli ambienti tipici e
malfamati della città: bordelli, gioco d'azzardo e
whiskey; il tutto servito con un ottima quantità e
qualità di jazz. Imparò presto e divinamente a
suonare il piano ottenendo i primi incarichi di
lavoro nelle case chiuse; affinando, per questo
motivo, la sua tecnica, dovendo ballare con la
massima leggerezza tra il bianco e il nero della
tastiera per non disturbare i clienti "all'opera"
nei locali. Riteneva di essere l'inventore del jazz
e, sprezzante, non si preoccupava di dichiararlo
ovunque si trovasse. Il pianista confermava la sua
presunzione e altezzosità facendosi accompagnare
dallo sfarzo di abiti elegantissimi e da una
quantità vergognosa di gioielli. La grandiosità
della sua musica sta nell'aver inserito elementi di
origine europea nell'asettico ragtime americano;
basta ascoltare "the Crave", in cui c'è tutta la sua
passionalità, espressa con discese armoniche tipiche
del tango, sincopi lascia-senza-fiato e con fronzoli
quasi barocchi, come trilli e legati velocissimi,
serviti con una tecnica formidabile; ne è
testimonianza anche un altro brano, il cui "timing"
è eccezionale: "the Fingerbreaker" (lo spezzadita!).
Jelly Roll si rese famoso in città che fecero la
storia del jazz/blues: New Orleans prima, Los
Angeles, Chicago e infine New York nel periodo della
grande depressione. In California radunò i migliori
musicisti dell'epoca nei Red Hot Peppers, con i
quali scrisse brani che rimasero nell'Olimpo del
jazz. Morì nel 1941 a Los Angeles e circa un secolo
dopo la sua nascita, diciamo quasi ai giorni nostri,
è stato ricordato dallo scrittore Alessandro Baricco
nel suo libro "Novecento" e nel relativo film di
Tornatore "la Leggenda del Pianista sull'Oceano", in
cui Jelly Roll si trova a sfidare "Novecento" ad una
gara di piano. Tirando le somme, ciò che Jelly Roll
ci ha lasciato, non è altro che musica eccezionale,
carica di erotismo, insieme alla figura di un
musicista che si atteggia a dio, della musica quanto
del sesso (basta dare un occhiata al soprannome).
Tuttavia è difficile trovare qualcuno che conosca
Jelly Roll, perchè la storia, beffarda, nasconde le
stelle più interessanti e particolari negli abissi
più oscuri e meno trafficati della sua notte.
15
novembre 2010
this is the end....
Questa è la fine, mia bella amica.
Questa è la fine, mia unica amica, la fine!
dei nostri piani elaborati, la fine!
di tutto ciò che esiste, la fine!
nessuna salvezza o sorpresa, la fine!
Non guarderò mai nei tuoi occhi di nuovo!
Questa, che molti definiscono
semplicemente "canzone", è una tragedia! La tragedia
è definita da alcuni filosofi come l'interruzione,
la forma che non è forma, attraverso cui si esprime
e si manifesta l'inesprimibile di ciò che non ha
misura. Senza dubbio il soggetto di questa tragedia
è la più grande interruzione che l'uomo possa
concepire: Vita-Morte. In questa situazione di
precarietà, tra vita e morte, possiamo avere la
fonte più alta di sapere, ovvero la consapevolezza
del divenire, della fragilità di ogni cosa e di
conseguenza del valore di ogni cosa! Avvenimento che
ci permetterebbe di condurre una vita ben diversa,
una vita vissuta attimo per attimo! Jim Morrison non
parlava ne della fine di un rapporto ne della morte
in sè! Parlava di vivere, attraverso le parole della
morte!
Il testo continua...
Cavalca il serpente,
cavalca il serpente,
verso il lago, il vecchio lago baby!
Il serpente è lungo 7 miglia,
cavalca il serpente,
è vecchio e la sua pelle è ghiacciata.
Il serpente non è il cazzo di Jim, come in troppi
credono! Il serpente, in termini nicciani, è la
concezione circolare del tempo, in cui l'uomo vive,
ha vissuto e vivrà infinite volte ogni attimo della
sua vita. Cavalca il serpente è un invito ad
accettare questa concezione, a rendersi conto che
vivere infinite volte una vita noiosa ci
annienterebbe, a far di tutto affinchè ogni attimo
sia il migliore mai vissuto! A vivere ogni attimo
con gioia dionisiaca, che nasce dal contrapposto,
assoluto dolore della tragedia!
L'assassino si svegliò prima dell'alba,
indossò gli stivali,
prese una faccia dall'antica galleria e
venne giù per il corridoio.
andò nella stanza dove viveva sua sorella e,
poi
fece una visita a suo fratello,
e poi,
venne giù per il corridoio.
E arrivò ad una porta,
e guardò dentro...
-"padre?"
-"si, figlio?"
-"voglio ucciderti!"
-"Madre........
voglio scoparti tutta la notte"
Non agitatevi, Jim non voleva scoparsi la madre e
uccidere suo padre, o perlomeno non lo sappiamo....
In queste strofe richiama una delle più grandi
tragedie mai esistite, l'Edipo Re. Bisogna
riconoscere nel "padre" l'autorità, le istituzioni,
i prodotti della dialettica, che dobbiamo screditare
ed eliminare dalla nostra vita. Nella "madre" la
vita, e scoparsi la "madre" significa scoparsi la
vita, o meglio, vivere a pieno senza la presenza del
"padre"! La presenza del fratello e della sorella
sono semplicemente cenni autobiografici.
Questa è la fine, mia bella amica,
questa è la fine, mia unica amica, la fine!
é doloroso lasciarti libera
ma tu non mi seguiresti mai!
La fine, delle risate e delle soffici bugie.
La fine, delle notti in cui provammo a morire!
Questa è la fine!
6 febbraio 2009
Untitled
Non ho voglia di scrivere, avrei voglia di
parlare... parlare di musica, poesia, arte,
filosofia; iniziare una discussione su una canzone
per farla finire chissà dove... come l'altra sera
con Ivan: siamo partiti da Janis Joplin, passando
per poeti più o meno moderni e abbiamo finito con
Morrison, De Andrè e Nietzsche...vabbeh... Stasera
invece vorrei parlare del blues... che entità!!!
già, un entità, non un genere musicale, perchè blues
ti ci senti, il blues lo puoi vivere, lo puoi
suonare, è musica per tutti e per nessuno... ancora
oggi è nascosto in ciò che ascoltiamo, nel rock
innanzitutto, la maggior parte dei grandi
chitarristi moderni si basa su scale blues (vedi
Slash, Angus Young...) il blues ha origini antiche e
forti, pensate che nasce dai canti di lavoro dei
"negri" americani, erano dei canti gospel nei quali
i "negri" organizzavano la rivoluzione, poi si è
evoluto abbracciando temi sociali, spesso vicende
drammatiche, tragedie vere e proprie che più o meno
ognuno di noi, nel corso della propria vita,
affronta... "Hey Joe, dove stai andando con quella
pistola? Hey Joe, ti ho chiesto dove stai andando
con quella pistola in mano?" Hendrix ci cantò che
Joe stava andando ad uccidere la sua signora per
averla beccata con un altro... pochi versi dopo
Hendrix metteva tutto il patos di questa vicenda su
poche note, suonate con i denti, questo succedeva a
Monterey in una grande collettiva estasi
lisergica... non credo che capiteranno più occasioni
del genere, si è perso quel briciolo d'indipendenza
intellettiva-culturale che ti poteva permettere di
attaccarti a qualcosa di forte e vivo per portarti
via dalla merda che ti circonda... ora le TV, i
media, hanno il monopolio delle menti: loro ti
dicono cosa fare, quando lo devi fare e come lo devi
fare, senza che tu te ne accorga. Ogni istituzione,
per quanto tu possa mantenerti lontano da essa, non
fa altro che risucchiarti come una misteriosa forza
centripeta... bruciate le TV, uccidete ogni idolo,
screditate ogni istituzione, Stato,
Chiesa, Scuola...
afferrate la vostra vita per le palle e Rock on! Ho
divagato un pò, ma è stato uno sfogo, penso mi sia
concesso ogni tanto [so già che ci prenderò gusto
;-)]... spero che qualcuno reagisca o commenti nella
sezione musica del forum... la mia è una voglia di
discutere, quindi scrivete pure, io aspetto.... ciao
02
ottobbre 2008
Stevie Miller
Stevie Miller nasce a Milwaukee nel Wisconsin il 5
ottobre 1943 da un patologo e una cantante jazz,
trasferitosi in Texas ricevette le sue prime lezioni
di chitarra da un grande pioniere di questo
strumento: Les Paul. Durante gli anni di liceo e
università formò varie band e, incoraggiato dallo
stesso Les Paul, formò la mitica Stevie Miller Band
che tutt'ora è in attività. I primi album come
"Children of the Future" erano improntati sul blues
psichedelico, nel 73' invece la band pubblicò "the
Joker", un album orientato sull'hard rock di tipico
stampo americano, perdendo le ben note radici
blues e mantenendo comunque un consueto fascino
poetico nei testi. Con la pubblicazione di
quest'album Stevie comparve in cima alle classifiche
americane e iniziò un tour con gli Eagles.
Successivamente sperimentò vari generi e ottenne
diversi fallimenti, si ritirò così dalle
scene, comparendo talvolta in TV show e collaborando
con altri artisti. Nel 2007 ha annunciato la
pubblicazione di un nuovo album che ancora stiamo
aspettando.
18
giugno 2008
Led Zeppelin: il martello degli dei.
I Led Zeppelin, come scritto
in un articolo precedente, sono nati dallo
scioglimento degli Yardbirds. I componenti erano il
chitarrista Jimmy Page, il vocalist Robert Plant, il
bassista John Paul Jones e il defunto batterista
John Bonham. Il gruppo si formò nel 1968 diventando
la più grande band nella storia del rock e
sperimentando un nuovo genere: l'heavy metal. Il
loro primo album intitolato omonimamente Led
Zeppelin, che portava in copertina Lo
zeppelin
LZ 129 Hindenburg
in fiamme, modificò profondamente il corso dello
sviluppo del rock con brani d'influenza blues e folk
arrangiati in modo heavy dal genio di Page e dalla
sua Gibson Les Paul. Il secondo album, Led Zeppelin
II, si consolidò maggiormente sull'hard rock: le
sperimentazioni di Page, i lunghi interludi di
Bonham e la sessualità della voce di Plant. Di
quest'album ricordiamo senz'ombra di dubbio Whole
Lotta Love diventata in origine la canzone simbolo
della Band. In tutt'altro modo nacque, invece, Led
Zeppelin III, improntato sul folk celtico e il
blues; scritto interamente in una località rurale
dove mancava persino la corrente elettrica.
Arriviamo al 1971 con la fine del sogno hippy, la
morte di Jim Morrison, Janis Joplin e Jimi Hendrix
segnò la fine di un epoca, gli Zeppelin invece
producono il loro album "senza titolo" che i fan
chiamano Led Zeppelin IV, Runes Album o ZoSo.
In questo album, carico di misticità per via dei
simboli che compaiono in copertina, si può notare
una forte maturazione della band che continua a
mantenersi sul rock-folk. "ZoSo" sarebbe passato
piuttosto inosservato se non per "Stairway to
Heaven": la canzone divenne l'effettivo simbole
della band, inoltre contiene il miglior assolo nella
storia della musica rock!
Negli
anni successivi fu composto Houses of the Holy e
Physical Graffiti con la propria etichetta Swan
Song, la band subì forti scosse per via di un
incidente d'auto che coinvolse Plant, per via dei
loro soliti eccessi e per problemi economici. In
seguito furono composti altri album di minore
importanza, fino al 25 settembre 1980, quando Bonham
completamente ubriaco si presentò alle prove e
continuò a bere per tutta la serata in un party a
casa di Page; fu messo a dormire in una stanza e la
mattina seguente fu trovato soffocato nel proprio
vomito. Finì così l'odissea della più grande rock
band di tutti i tempi: i Led Zeppelin, che decisero
di sciogliersi e continuare singolarmente le proprie
carriere.
17
marzo 2008
Patti Smith:"Gesù
è morto per i peccati di qualcuno, non per i
miei!!!"
Patti Smith nacque a Chicago nel 1946, sin da
giovane si distinse per le sue qualità di
poetessa, autrice e cantante. Formatasi sulla
poesia simbolista del "maudit" Arthur Rimbaud e di
William Burroughs e sulla musica di Bob Dylan, Jimi
Hendrix, i Velvet Underground e i Rolling Stones,
esordì sulla scena artistica americana pubblicando
tre raccolte di poesie, Seventh Heaven (1971), Kodak
(1972), e Witt (1973).
Con Andy Warhol, Robert Mapplethorpe, Janis Joplin,
Bob Neuwirth e Sam Shepard (con cui fu coautrice di
una serie di soggetti pubblicati in Mad Dog Blues,
1970), fu tra i protagonisti della vita
intellettuale newyorkese degli anni Settanta. A
partire dal 1971 tenne una serie di performance e
letture pubbliche di poesia accompagnata dal
chitarrista Lenny Kaye. Questo nucleo diede origine,
nel 1975, al Patti Smith Group, formato da Richard
Sohl al piano, Ivan Kralla al basso e J.D. Daugherty
alla batteria. Con singoli quali Hey Joe/Pissing
Factory e i concerti al club CBGB di New York,
vetrina della New Wave e del nascente Punk
americano, Patti Smith s'impose come la "voce" della
cultura underground internazionale.
Il primo album, Horses, uscì nel 1974; la
consacrazione commerciale giunse nel 1977, con
Easter e la canzone Because the Night in esso
contenuta – scritta con Bruce Springsteen – e con
l’album successivo Wave (1979) di cui ricordiamo la
cover dei Byrds "so you want to be a rock n' roll
star" e "dancing barefood" dedicata al marito Fred
"sonic" Smith. Seguì un progressivo allontanamento
dalle scene e un conseguente lungo silenzio, nel
quale si dedicò alla famiglia: si sposò ed ebbe due
figli. Questo silenzio fu interrotto prima
dall’album Dream of Life con il fortissimo testo di
"People have the power" (1988) e poi da Gone Again
(1996), che segnò il suo definitivo rilancio nel
panorama musicale internazionale, confermato dai
successi di Peace & Noise (1997), Gung Ho (2000) e
Trampin’ (2004).
Tra le più recenti pubblicazioni di Patti Smith si
ricordano i due volumi di poesie e prose, Il sogno
di Rimbaud e Mar dei coralli.
24
gennaio 2008
Jim Morrison
News sulla morte di
Jim Morrison:
La morte della rockstar Jim Morrison è sempre stata
un mistero. In occasione del suo compleanno avvenuto
l'8 dicembre pubblico alcune news che mi sono
arrivate recentemente.
Colpo di scena sulla vicenda di Jim Morrison: è
giunta a noi la rivelazione da parte di Sam Bernett,
manager di un club di Parigi, il quale sostiene che
Jim sia spirato nel suo locale e non nel suo
appartamento di un hotel parigino, secondo la
versione ufficiale. "Quando lo trovammo, nel bagno
del Rock And Roll Circus", racconta Bernett, in un
libro di prossima uscita, "aveva sangue e schiuma
che gli uscivano dalla bocca e il medico che
chiamammo constatò che si trattava di un'overdose di
eroina". Secondo Bernett, solo successivamente, due
spacciatori, che temevano di venire incriminati,
trasportarono il corpo di Morrison nella sua
abitazione. Questa versione sembra prevalere sulle
altre ma rimane comunque celato il motivo per cui le
forze dell'ordine parigine abbiano voluto liquidare
in fretta la pratica Morrison esattamente come la
polizia americana liquidò il caso Hendrix: governo
Nixon??? FBI contro Morrison??? Non possiamo
affermare niente con certezza, a
parte il fatto che le due rockstars erano
voci dure per gli U.S.A a proposito del caso
Vietnam.
12
dicembre 2007
Neil Young: keep on
rockin'
Neil Perceval Young nasce a Toronto il 12 novembre
1945, ha le sue prime esperienze musicali negli
ambiti rock-folk canadesi. Nel corso dei mitici 60's
si trasferisce a Los Angeles e collaborando
con Stephen Still fonda i Buffalo Springfield. Nel
69' si lancia in un'avventura solista insieme ai
Crazy Horse, un gruppo di musicisti presi dai
Rockets. Dopo essersi unito al trio Crosby, Stills &
Nash e dopo aver pubblicato con loro tre album
pubblica il suo capolavoro Harvest, con il quale
raggiunge l'apice delle classifiche di vendita
americane con il singolo Heart of Gold. Subito dopo
questo periodo d'oro, la morte del chitarrista
dei Crazy Horse e di una sua roadie lo scuotono
violentemente influenzanto i suoi componimenti sia
nella musica e sia nei testi, che vengono aspramente
criticati dai media. Si riprenderà solo negli anni
80' parallelamente al cambio di casa discografica,
passò dalla Reprise alla Geffen Records. Nelle sue
composizioni di questo periodo notiamo molti
esperimenti su nuovi e vecchi generi: elettronica,
rockabilly, new wawe e country. A causa di contrasti
con la Geffen ritorna alla Reprise e pubblica
Freedom con la fantastica Keep on Rockin' in the
Free World. Negli anni 90' Young pubblica Sleep with
Angel dedicato al defunto cantante grunge Kurt
Cobain. Avvicinandoci ai nostri giorni vediamo Young
colpito da un aneurisma cerebrale e nonostante ciò
pubblica Living with war, un album dai temi molto
politici, specialmente per l'avversità al presidente
americano G.W.Bush.
16
novembre 2007
SRV
Stevie Ray Vaughan è
stato l'unico blues man non di colore e, secondo me,
tra i migliori blues man che siano mai esistiti. Il
texano Stevie non è stato solo un chitarrista
impareggiabile ed un vocalist blues straordinario,
ma è stato prima di tutto una persona che il blues
lo ha “vissuto” per davvero.
Tutto nella sua vita parlava del blues. Dalla sua
immagine, con l’inseparabile cappello e gli
immancabili stivali texani da moderno cowboy, la
dipendenza da alcol e droga, gli amori tormentati,
fino alla tragica scomparsa in un incidente di
elicottero il 27 Agosto del 1990.
Molti sono stati, nel corso di oltre un secolo di
storia, i grandi interpreti del blues, ma forse
nessuno è mai riuscito a impersonificare alla
perfezione il genere come Stevie Ray Vaughan, la
riprova di ciò risiede nella enorme considerazione
di cui Stevie godeva presso tutti i grandi vecchi
del blues, proprio a cominciare dal suo mentore
Albert King, fino all’amico Buddy Guy, nonché nella
profondissima costernazione causata in tutto il
mondo del blues (e non solo) dalla sua tragica e
prematura scomparsa e, privilegio solo di pochi
grandi, nella straordinaria influenza che la sua
figura ha esercitato su praticamente tutti coloro
che, dopo di lui, hanno inteso percorrere le
solitarie e polverose strade del blues.
Di Stevie Ray Vaughan come musicista c’è poco da
dire. Egli è stato semplicemente uno dei più grandi
chitarristi di tutti i tempi, blues e non solo.
Prese spunto dai più grandi: Jimi Hendrix, Albert
King e Albert Collins. In seguito costruì un suo
stile personale conciliando in maniera assolutamente
straordinaria, passione, feeling ed un’impeccabile
tecnica chitarristica. Ogni 3 ottobre, come oggi, in
Texas è la giornata dedicata a Stevie Ray Vaughan.
04
ottobre 2007
Lynyrd Skynyrd:
born to be wild!
(dedicato dallo zio Camataro a Popetta)
I Lynyrd Skynyrd erano (si, erano, perchè quelli
odierni non sono degni di essere chiamati Lynyrd
Skynyrd) un gruppo southern rock/hard rock di
origini redneck, la loro formazione definitiva era
composta da numerosi membri: Ronnie Van Zant alla
voce. Allen Collins, Gary Rossington, Ed King e
Steve Gaines alle chitarre. Larry Junstrom e Leon
Wilkeson ai bassi. Bob Burns alla batteria, Billy
Powell alle tastiere e Cassie Gaines, JoJo
Billingsley e Leslie Hawkins al coro.Il nome Lynyrd
Skynyrd deriva dalla storpiatura del nome
dell'insegnante di educazione fisica di Rossington e
Burns, Leonard Skinner, che li puniva spesso e gli
aveva proibito di portare i capelli lunghi. La loro
carriera cominciò nei locali di Jacksonville in
Florida. Dopo la vincita di un premio in denaro e la
registrazione di alcune canzoni arrivarono ad
esibirsi su palchi nazionali aprendo i concerti
degli Strawberry Alarm Clock. Nel 73' pubblicarono
il loro primo album "pronounced Leh-nerd Skin-nerd"
che conteneva, a mio parere, la loro migliore
canzone: Freebird una lunga canzone che parla di un
uomo innamorato di una donna e nonostante l'amore
che prova per lei vuole lasciarla, perchè lui è
appunto il freebird, ovvero l'uccello della libertà
e ci sono troppi posti che deve visitare.
Musicalmente, questa canzone, è un cliche del rock,
al pari di Starway to Heaven. Si divide in due
parti: una parte lenta di cinque minuti cantata e
un'assolo di quattro minuti, tra i più lunghi e
difficili della storia del rock n' roll. Nel 73',
dopo aver aperto un concerto degli who si confermò
il loro successo: gli who rifiutarono di esibirsi
perchè il pubblico chiamava a gran voce gli
Skynyrd... Il 20 ottobre 1977 avvenne una delle più
grandi catastrofi della storia musicale
internazionale, un aereo che trasportava la band in
Lousiana si schiantò per mancanza di carburante.
L'impatto uccide sul colpo il cantante Ronnie Van
Zant, il chitarrista Steve Gaines e la corista
Cassie Gaines. Allen Collins subì la rottura di una
vertebra, Collins e Leon Wilkeson rischiarono
l'amputazione di un arto, Leon ebbe numerose lesioni
interne ed un polmone perforato, Gary Rossington si
ruppe un braccio e un piede e infine Leslie Hawkins
si ruppe il collo in tre punti ed ebbe il viso
sfigurato da gravi lacerazioni. Dopo questo
incidente si sciolsero i Lynyrd Skynyrd. Circolano
alcune voci sulla sepoltura di Ronnie Van Zant, si
dice che sia stato seppellito con una maglietta di
Neil Young addosso come segno di maledizione nei
suoi confronti.
5 settembre 2007
Syd Barret: L'anima
dei Pink Floyd
Syd Barret ricevette la sua prima chitarra a 14
anni, la suonava freneticamente, senza sosta, dalla
mattina alla sera. Amava molto il blues,
infatti, il nome Pink Floyd è l'unione dei nomi dei
suoi due bluesman preferiti: Pink Anderson e Floyd
Council. Il primo album dei Pink Floyd, the Piper at
the Gates of Dawn, ebbe un enorme successo per la
sua sfrenate psichedelia dei suoni e dei testi, i
quali furono scritti per la maggior parte da Syd.
Barret negli spettacoli dal vivo si animava al ritmo
degli spettacoli di luci da loro proposti e
improvvisava assoli di chitarra, fin quando non fu
più in grado di suonare e cantare per via delle
fortissime dosi di LSD e allucinogeni vari che
assumeva. Infatti i Floyd portavano sempre dietro
David Gilmour come supporto. In seguito si scoprì
che gli squilibri mentali di Syd non erano dovuti
solo alle droghe ma erano solo stati accelerati
dalle droghe. Waters rimase molto colpito
dall'allontanamento dell'amico, infatti lo si nota
in molti suoi componimenti. Pian piano i floyd
cambiarono il loro tipo di rock, passando da
psichedelico a progressivo, ne sono prova grandi
canzoni come "another brick in the wall" oppure
"dark side of the moon". Nel 1975 i Pink Floyd
dedicarono l'album "Wish you were here" a Barret e
nel periodo di registrazione ad Abbey Roads si
presento negli studi un uomo calvo, grasso e con le
sopracciglia rasate. L'unico a capire che si
trattasse di Syd fu David Gilmour, poi gli fecero
ascoltare l'album in fase di registrazione e lui
rispose che sembrava un pò datato e se ne andò
lasciando gli altri allibiti e con le lacrime agli
occhi.
Syd è morto il 7 luglio 2006 a Cambridge per
problemi dovuti al diabete.
5 Giugno 2007
J27: la morte della
rock star
Sapete cosa accomuna la maggior parte delle grandi
rock star degli anni 60' e 70' ??? la maggior parte
sono morte a 27 anni e avevano la J come iniziale
del proprio nome: un primo esempio potrebbe essere
Brian Jones, grandissimo chitarrista degli Stones
nonchè il vero leader, che morì il 3 luglio del 69'
nove nella piscina della sua villa in seguito ad una
più che certa overdose da cocaina e barbiturici...
Dopo circa un anno morì il più grande chitarrista
nella storia del rock: Jimi Hendrix, che morì
soffocato dal proprio vomito mentre, addormentato,
gli versavano vino in bocca, non fu data colpa a
nessuno e il caso venne chiuso in fretta dalle
autorità. Due settimane dopo morì la grande cantante
folk-blues texana Janis Joplin, che si iniettò una
dose letale di eroina perchè il proprio ragazzo ed
una sua grande amica le avevano dato buca ad un
menage a troi... In seguito, il 3 luglio 1971, venne
trovato morto il più grande cantante-poeta-filosofo
nella storia del rock: Jim Morrison, in una vasca da
bagno di un hotel parigino. La sua morte è avvolta
da un alone di mistero. Si dice che la sua ragazza
(Pamela Courson) gli avesse detto di avere con se
cocaina anzichè eroina, questo perchè Jim non voleva
che Pam si avvelenasse con quella roba. Jim, pazzo
per la coca, ne assunse una dose e non essendo
abituato all'eroina morì poche ore dopo per aver
assunto anche alcolici. D'altra parte si dice che
Jim avesse voluto assaggiare dell'eroina cinese
(china white) in un locale parigino, che sarebbe
morto appena la sniffò e che due uomini che erano
con lui lo sistemarono nella sua vasca da bagno...
ancora famoso il filino di sangue che gli scorreva
dal naso quando fu trovato. Ci sono anche altri
esempi di rock star che, o avevano 27 anni o avevano
la J nel proprio nome e sono morti: John Lennon, che
fu assassinato e Kurt Cobain che si sparò in bocca a
27 anni... tuttora queste star sono considerate eroi
e di alcune si dice che siano ancora vive, ad
esempio il re lucertola: Jim Morrison.
21 maggio 2007
Jimi Hendrix: il
"guitar hero" per eccellenza!!!
James Marshall Hendrix
nacque al King County Hospital di Seattle da madre
di origini cheyenne e padre afroamericano. Jimi
passò l'infanzia in un quartiere disagiato, vivendo
con genitori che finirono con l'odiarsi e li maturò
un'avversione per la disciplina. A 4 anni gli fu
regalata la prima armonica, a 10 anni una chitarra
acustica con una sola corda. Ebbe la sua prima
elettrica a 14 anni, quando morì sua madre. Jimi non
riuscì mai a terminare i propri studi perchè voleva
diventare ricco e portare fine alle sofferenze
familiari. Cominciò subito a suonare da autodidatta
e la sua carriera musicale ebbe inizio nel 1965
quando Hendrix iniziò a suonare nelle session di
apertura dei concerti di musicisti soul e blues come
B.B. King e Little Richard. Firmò il suo primo
contratto il 15 ottobre 1965 e nel 1966 si trasferì
a New York, dove creò una sua band, Jimmy James and
the Blue Flames. La band restò unita per tre mesi.
Poi Hendrix venne scoperto da Chas Chandler,
bassista degli Animals che lo convinse a seguirlo in
Inghilterra ed a firmare un contratto. Chandler
trovò due musicisti che avrebbero dovuto fargli da
spalla, Noel Redding (basso elettrico) e Mitch
Mitchell (batteria). La band venne chiamata Jimi
Hendrix Experience e i primi concerti colpirono
profondamente la scena musicale britannica
dell'epoca e molti musicisti già affermati
affollarono i locali alla moda per sentire questo
nuovo "fenomeno". Il primo singolo, Hey Joe, di
Billy Roberts, fu
prova effettiva dell'innovazione musicale che
Hendrix portava avanti, destino analogo ebbero anche
il successivo singolo, Purple Haze. Nel 1967 il
gruppo pubblicò il suo primo album, Are You
Experienced, un sorprendente mix hard rock,
psichedelico e blues tradizionale che ebbe un
successo planetario. Al termine della performance
live del 31 marzo 1967 a Londra, Hendrix dovette
ricoverarsi in ospedale per essersi ustionato le
mani dando fuoco, per la prima volta, alla sua
Stratocaster. Al termine di questo disastroso 67' la
"Jimi Hendrix Experience" si separò per le continue
tensioni tra Redding e Hendrix, dovuti ai problemi
di Jimi con l'alcol e le droghe. Il 29 giugno Noel
Redding annunciò formalmente la sua uscita dalla
Jimi Hendrix Experience, che in realtà si era
sciolta di fatto già tempo prima. Dall'agosto
successivo, tuttavia, Hendrix formò una nuova band,
denominata Gypsy Sun & Rainbows che lo accompagnò al
festival di Woodstock. Per quell'occasione, la band
eseguì una versione strumentale dell'inno americano
The Star-Spangled Banner, distorto, volutamente
stonato, irriverente, quasi da renderlo violento,
simbolo della sfiducia della società americana.Il 18
settembre 1970 Hendrix fu trovato privo di sensi nel
letto di una camera d'albergo al numero 22 di
Lansdown Crescent, a Londra, stroncato, venne
dichiarato all'epoca, dal soffocamento dovuto al suo
stesso vomito, provocato da un'overdose di
barbiturici. Si chiudeva così, la breve carriera di
questo grande artista; il suo corpo è sepolto nel
Greenwood Memorial Park di Renton, nello stato di
Washington, USA. Possiamo affermare che Hendrix è
stato il re dei "Guitar Hero", ricordiamo ancora la
Stratocaster utilizzata al Monterey Pop Festival,
originalmente rossa e dipinta personalmente con
fiori e cuori: a fine concerto gli dette fuoco per
poi fracassarla, ancora in fiamme. Pur essendo
mancino, Jimi utilizzava Fender Stratocaster destre,
invertendo soltanto le corde e l'attacco superiore
della tracolla, dando origine ad un suono
particolarissimo, dovuto anche alle caratteristiche
asimmetriche della 'Strat', come il pick-up al ponte
inclinato, la paletta con sei meccaniche in linea,
ed il vibrato. Per quanto riguarda il tremolo, le
sue chitarre montavano sempre 5 molle. Ultima nota
tecnica è l'accordatura: corde 0.10 o 0.11 accordate
talvolta standard, altre volte un semitono o un tono
sotto il normale per un sound blues che
caratterizzerà il suono Hendrixiano, oltre a
facilitare i bending ed il canto. Altri modelli di
chitarre da lui usati, sebbene più raramente, furono
la Gibson Flying V e la Gibson SG, e persino la
Gibson Les Paul, sempre amplificate Marshall.
7 maggio 2007
CCR: la
quintessenza della musica americana
I Creedence Clearwater
Revival inventarono temi musicali unici con radici
nella musica blues e country della Louisiana.
Sposarono questi ritmi con le melodie del folk-rock
e lo spirito di Bob Dylan. In qualche modo quella
fusione creò uno stile semplice e orecchiabile che
rappresenta la quintessenza della musica americana.
I fratelli Fogerty, John (voce, chitarra) e Tom
(chitarra), erano in realtà cresciuti a Berkeley,
nella San Francisco Bay Area, e avevano militato fin
dal 1959 in un complesso di rhythm and blues (Tommy
Fogerty & the Blue Velvets), pubblicando alcuni 45
giri a partire dal 1964, negli anni "caldi" della
British Invasion. Nel 1967 cambiarono nome in
Creedence Clearwater Revival e pubblicarono due
cover di Jay Hawkins, Suzie Q e Put A Spell On You,
che li catapultarono subito in classifica. Sono i
cardini del primo album, Creedence Clearwater
Revival. Il segreto della loro musica stava non
tanto nelle melodie quanto nei ritmi. Il ritmo era
stata la grande riscoperta di quegli anni, grazie al
"blues revival" che veniva da Chicago e che aveva
messo piede nella stessa San Francisco. Il
folk-rock, il surf e l'acid-rock avevano per lo più
lasciato in secondo piano il ritmo, ma il blues
revival stava riportando prepotentemente in primo
piano la "groove". I CCR puntarono proprio sulla
"groove". John Fogerty iniziò a comporre materiale
originale, lasciandosi alle spalle le cover che lo
avevano educato. John compose tutti i classici del
1968-70, definendo un sound che scaturisce dalle
blues jam, dalle ballate talking di Dylan, e dai
trip lisergici della Baia; che si addolcisce con il
country chitarristico del Sud e che si rigenera al
ritmo di palude della Louisiana. Bayou Country è un
album molto più robusto. Annovera innanzi tutto
Proud Mary, la loro canzone più celebre, che facendo
leva su un ritmo febbricitante, funse da ponte tra
lo spirito festoso del folk-rock e quello cupo del
blues-rock. La chitarra aveva un compito puramente
atmosferico: non solo gli assoli erano limitati a
pochi secondi, ma la sezione ritmica era in primo
piano.
24 aprile 2007
La risposta
americana ai beatles: The Byrds
Byrds entrano di
diritto nella storia della musica come inventori del
folk rock (i brani del primo periodo sono un
miscuglio tra le ballate di Dylan ed il sound dei
Beatles) e come i pionieri, forse involontari, del
rock psichedelico. Il sound della band è fortemente
caratterizzato dalla chitarra di Roger McGuinn e si
pone all'attenzione del pubblico di tutto il mondo
con l' album Mr Tambourine Man, che contiene il
singolo omonimo (autore Bob Dylan) ed il cavallo di
battaglia Turn Turn Turn. Siamo di fronte ad un LP
essenzialmente folk rock, ma le sonorità
chitarristiche e gli impasti vocali che creano
atmosfere vaghe e vibranti ci suggeriscono che sta
per iniziare una nuova era. Un anno dopo i Byrds
debuttano ufficialmente negli ambiti psichedelici
con l' album Fifth Dimension, che susciterà scandalo
per il testo di Eight Miles High, spudorata ballata
lisergica con evidenti richiami all' esperienza
allucinogena. Questo LP ha anche il merito di
portare all'attenzione del pubblico quelle sonorità
califiorniane che stanno serpeggiando nella scena
underground americana. Anche qui ci troviamo di
fronte ad un lavoro di folk rock, ma le sgargianti
"verniciature" e gli echi psichedelici lo rendono
unico ed irripetibile. Nel '67 con Younger Than
Yesterday la band cerca di porre l' accento su quel
discorso che ha cominciato nel '65 con Mr.
Tambourine Man, ne risulta un lavoro di alta qualità
e molto vicino al completamento dello stile Acid. C'
è spazio anche per lo sperimentalismo da studio:
nastri magnetici suonati alla rovescia e "tavolozze"
ricche di effetti sonori. Dal '68 in poi i Byrds,
orfani di David Crosby che si è unito a Stephen
Stills e Graham Nash per iniziare una nuova
esperienza folk, virano verso altre sonorità
tornando al country ed al rock americano delle
origini, riuscendo a mantenere intatto quel successo
e quella alta qualità che sempre li ha
contraddistinti.
16 aprile 2007
Yardbirds: la
fabbrica dei talenti.
La formazione iniziale degli Yardbirds comprendeva:
alla voce Keith Relf, alla batteria Jim McCarty,
alla chitarra Chris Dreja, al basso Paul Samwell
Smith e alla chitarra solista Anthony "Top" Topham,
che si ritirò dalle immediatamente per volere della
famiglia lasciando così posto a Eric "Slowhand"
Clapton.
La band cominciò
suonando in Inghilterra le loro canzoni blues rock
che dopo una serie di successi li portarono in
America dove, in seguito, mescolarono la loro musica
al pop ottenendo un genere particolare di pop rock
con un pizzico di stile psichedelico. All'uscita del
loro primo singolo, Eric Clapton che lo ritenne
troppo commericiale, lasciò il gruppo. Il posto fu
assegnato al grande Jimmy Page che abdicò, per la
lealtà che nutriva in Clapton, in favore dell'amico
Jeff Beck. In seguito ai vari eccessi della band
durante i tour e nei live il bassista Paul Smith
decise di abbandonare gli Yardbirds, al suo posto si
inserì Jimmy Page. Successivamente il chitarrista
ritmico Chris Dreja si scambiò di ruolo con Page e,
durante un tour, Beck vennè licenziato per via di un
attacco di rabbia e così rimase solo Jimmy Page come
chitarra solista, la condizione ideale per esprimere
tutto il suo potenziale musicale, infatti in alcuni
live, Page suonò la sua chitarra persino con un
archetto da violino. La fine avvenne quando Relf e
McCarty abbandonarono la band e, nonostante i
tentativi di Page di continuare a suonare con un
altra formazione, Keith Moon, il batterista degli
Who, dichiarò che la band sarebbe precipitata come
un dirigibile di metallo ovvero "lead zeppelin",
suggerendo così il nome a Page per una nuova band: i
Led Zeppelin formata da: Jimmy Page alla chitarra
solista, Robert Plant alla voce, John Paul Jones al
basso e alle tastiere e John Bonam alla batteria.
2 aprile 2007
L'età
d'oro del rock.
Come ogni cosa, anche il rock ebbe il suo periodo
d'oro, quel periodo fu tra la fine degli anni 60 e
l'inizio dei 70: in America la musica da spiaggia e
il blues attraevano solo i vecchi fan e alcuni
ragazzi di periferia e così la Gran Bretagna divenne
il nuovo centro del rock n' roll, numerose rock band
inglesi divennero famose in tutte il mondo, la
cosiddetta "British Invasion". Nell'underground
londinese iniziavano a sentirsi i primi gruppi con
chitarre distorte, voci urlanti e ritmi di batteria
veloci. Tra questi gruppi emersero gli storici
Rolling Stones che avevano come leader il
polistrumentista Brian Jones insieme al tuttora
cantante Mick Jagger. Gli Stones fecero da stampo
per un immenso numero di band che seguirono il loro
stile. Ma il loro percorso al successo fu spezzato
dai loro più grandi rivali: i Beatles. I beatles
inventarono un proprio stile, componendo soprattutto
ballate lisergiche e canzoni d'amore. I loro temi
affascinavano i teenager di tutto il mondo che,
imitandoli in tutto e per tutto, credevano di
trasgredire ma non sapevano che hanno dato via a ciò
che, dopo molto tempo, ha ucciso il rock: la
commercializzazione del rock. Altri gruppi inglesi
che hanno fatto parte della "British Invasion" sono
stati gli Who e gli Animals di cui ricordiamo tutti
"the house of the rising sun". Nel frattempo in
America, dalle zone di Los Angeles, si facevano
strada i Doors, guidati dal grande cantante, nonchè
poeta decadentista Jim Morrison. I Doors portavano
avanti un rock semplice, a volte con canzoni simili
a ballate sciamaniche in cui Jim si cimentava a
ballare nei Live. Il re del palcoscenico rimaneva
comunque Jimi Hendrix che, grazie le sue evoluzioni
di chitarra, diventò il miglior chitarrista del
mondo, Jimi spesso suonava con i denti, dava fuoco
alla chitarra o la strisciava con le corde ovunque
facendo sognare gli hippies che lo seguivano
dappertutto. Un'altra protagonista americana del
rock insieme a Morrison e Hendrix era Janis Joplin,
una cantante country e blues dalla voce possente.
Tutti e tre avevano in comune la dedizione alle
droghe pesanti quali LSD, peyote, eroina, cocaina
ecc. per non parlare poi delle loro innumerevoli
sbronze. Infatti tutti e tre morirono per overdose
di alcol e droghe nello stesso anno, se si pensa che
siano nati anche nello stesso anno è proprio una
bella coincidenza!!! Con la morte di queste grandi
personalità di spicco si pensò che il rock n' roll
fosse finito. Poi altre band come i Pink Floyd
iniziarono a suonare un nuovo tipo di rock: il rock
progressivo, che si proiettò negli anni 70 dando
vita all'hard rock e a varie diramazioni di questo
genere...
26 marzo 2007
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